(ANSA) – ROMA, 04 FEB – Tanto riservato nella vita quanto
esplosivo in scena, Rami Malek, 37 enne californiano figlio di
immigrati egiziani, alla sua prima nomination, sembra vicino
all’Oscar come miglior attore protagonista, per la camaleontica
prova nei panni di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody. Gli
ostacoli maggiori alla sua vittoria sono due: le nuove accuse di
abuso su minore, piombate sul regista del film Bryan Singer
(licenziato verso fine lavorazione, anche per i frequenti
scontri con Malek), e un altro grande attore camaleonte,
Christian Bale, in corsa nel ruolo dell’ex vicepresidente Usa
Dick Cheney in Vice di Adam McKay.
Partono meno favoriti gli altri tre in cinquina: Willem
Dafoe, con una delle sue migliori interpretazioni in Van Gogh –
Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel; Viggo Mortensen,
generoso buttafuori in Green Book di Peter Farrelly, e Bradley
Cooper, con l’unico personaggio di fantasia del gruppo, il
tormentato country rocker Jackson Maine nel suo debutto alla
regia, A star is born.