(ANSA) – ROMA, 16 GEN – “Sono stato molto contento dell’Oscar alla carriera per Lina Wertmuller. Mi piacerebbe ne arrivasse uno anche per Giancarlo Giannini e uno a Nanni Moretti… chissà cosa succederebbe su quel palcoscenico”. Lo dice un maestro del giornalismo come Vincenzo Mollica che ripercorre decenni di eventi e aneddoti legati alla statuetta in ‘l’Italia agli Oscar – Racconto di un cronista’, il libro a cura di Steve della Casa (Luce Cinecittà/Edizioni Sabinae) realizzato in occasione dello storico accordo per una partnership almeno quinquennale fra Istituto Luce Cinecittà e il Museo dell’Academy of Motion Pictures di Los Angeles, di cui sono ancora in corso i lavori.
Il cronista de Tg1, ha presentato il volume insieme a Steve della Casa in un incontro romano al quale è arrivato per salutarlo anche Francesco De Gregori. “La mia prima volta a Hollywood per gli Oscar è stata 30 anni fa – ricorda Mollica -.
Era candidato Peppuccio Tornatore, con Nuovo cinema Paradiso ed erano 15 anni che l’Italia non vinceva come miglior film straniero. Quando vinse, Giuseppe era felicissimo, anche se non ebbe il tempo di parlare sul palco dopo il produttore Franco Cristaldi, riusci solo a dire grazie”.