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Per Claudio Amendola neofascista è redenzione con Pasotti

 

(ANSA) – ROMA, 09 GIU – Tra favola e allegoria arriva dall’11 giugno su Rayplay la commedia dolce-amara ‘Abbi fede’ di Giorgio Pasotti che parla soprattutto di speranza, cosa a cui non si deve mai rinunciare. Di scena una sorta di teatrino con personaggi-archetipi tutti da salvare che fanno riferimento a Ivan (Giorgio Pasotti), sacerdote folle e invasato e con una fortissima fede nonostante la sua vita sia piena di incredibili disgrazie.

Sotto la sua ala, nella parrocchia di alta montagna nell’ Alto Adige dove ha una comunità di recupero, personaggi appunto senza speranza come Adamo (Claudio Amendola), irriducibile neofascista con tanto di croce runica tatuata sulla nuca; Gustav (Robert Palfrader) sciatore alcolizzato; la problematica Sara (Gerti Drassl) e, infine, l’ex-terrorista Khalid (Aram Kian) sempre pronto a sparare. Basato sul film danese del 2005 ‘Adams æbler’ (Le mele di Adamo) di Anders Thomas Jensen, ‘Abbi fede’, tra riferimenti evangelici , libro di Giobbe e ammiccamenti al nazismo (Ivan, nonostante la sua missione, ricorda volutamente un giovane Hitler), racconta una storia di redenzione e di fede, nel senso stretto della parola.

“Oggi questo film è molto più attuale de ‘Le mele di Adamo’ del 2005 di cui mi sono subito innamorato – spiega in conferenza stampa Pasotti al suo secondo film da regista -. Ci ho messo forse più ironia di quello originale e mi sono divertito a rendere Ivan tanto contraddittorio da ricordare un nazista”. Sottolinea invece Amendola: “Devo dire non credo per niente alla capacità di redenzione di questa gente, parlo dei fascisti come Adamo. Questa è una linfa che non si spegne mai. Basti pensare che mentre in tutto il mondo c’era chi protestava per George Floyd, da noi la destra faceva una manifestazione al Circo Massimo. Questa è una parte d’Italia che non si riesce proprio ad estirpare”. 
   

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