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Radford, Vivien Leigh sarà mia storia più bella

ISCHIA – ”Ho scritto la più bella sceneggiatura della mia vita, racconta la storia di Vivien Leigh, la leggendaria diva di ‘Via Col Vento’ moglie di Laurence Olivier. Uno script più bello anche di quello per il Postino, che firmai con Massimo Troisi. C’è già l’interesse di vari produttori. Certo, occorre adesso attendere la ripresa…”. Il regista inglese Michael Radford, 74 anni, un rapporto profondo con il sud Italia (dagli anni 70, quando girò a Napoli dei documentari per la BBC) e un film entrato nella storia del cinema che lo seguirà tutta la vita, vive in una casa nella foresta a 40 km da Londra. Ma anche quest’anno è tornato su quel mare più volte raccontato: all’Ischia Global Film& Music Festival ha Procida di fronte e ed è come incontrare ancora una volta il suo amico Massimo ”le sue lezioni di vita e di umanità mi accompagnano’ ripete Radford,tra le presenze internazionali al primo festival ‘fisico’ del dopo Covid.
    ”Ho scritto molto nella tranquillità della mia casa durante il lockdown, ma mi sono anche annoiato. Come tutti sono stato salvato da zoom”. Prima dello stop, ultimata la sceneggiatura sulla diva britannica, stava preparando alla due importanti progetti. ”Una serie televisiva di coproduzione italiana e iberica, che casualmente è ambientata proprio negli anni dell’epidemia cosi della ‘spagnola’, all’inizio del 900. Un argomento che è poi diventato di tragica attualità, E’ la storia di una ragazza che sposa un ricchissimo maharaja. Le riprese dovrebbero svolgersi oltre che in Italia anche in Spagna e in India – dice Radford, nato a Nuova Delhi – naturalmente quando sarà possibile. Come è noto è ancora tutto fermo, solo in Inghilterra e in qualche altro paese, il primo è stato la repubblica Ceca, i teatri di posa hanno riaperto”. In pre- produzione un’ altra storia che lo appassiona molto.
    ”Sweethearts, il biopic musicale sulla celebre coppia Jeanette MacDonald e Nelson Eddy, cantanti-attori di grande successo nella Hollywood anni ’30 racconterà anche il loro rapporto con la Metro Goldwyn Mayer che ne fece delle star”. (ANSA).
   

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