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Savino, io Rosa tra lutto e sessualità

 

Una brava, sensuale, coraggiosa e inedita Lunetta Savino è la protagonista (“è la mia prima volta al cinema” dice divertita) di un film che racconta il lungo lutto di una madre e la sua rinascita attraverso la sessualità. Si tratta di Rosa della regista Katja Colja che passa oggi al Bif&st – Bari International Film Festival in concorso Panorama Internazionale.

Un film che racconta “il congelamento del corpo di questa donna e la follia della sua impossibile attesa del ritorno di una figlia morta. Per prepararmi – spiega la Savino – ho letto tanto e soprattutto mi sono ispirata ai libri di Joan Didion dedicati alla figlia morta”. Questa la storia del film prodotto da Daniele Di Gennaro per Minimum Fax Media e da Igor Pedicek per Casablanca, con Rai Cinema e scritto da Elisa Amoruso, Katja Colja e Tania Pedroni : Rosa (Savino) ha sessant’anni ed è sposata con Igor da quaranta anni.

Lei meridionale, pugliese, e lui sloveno: un matrimonio, il loro,sopravvissuto a molte tempeste, ma ormai come affondato per il dolore della morte della figlia più giovane e prediletta di nome Maja. L’unica cosa che unisce un po’ la coppia è la figlia maggiore, Nadia, che tra l’altro sta per sposarsi. Ma la vita non smette mai di sorprendere. Così Rosa scopre, per puro caso, che Maja vendeva sex toys insieme a Lena, una parrucchiera, sua grande amica, che organizza incontri per donne sulla riscoperta del corpo e della sessualità.

Rosa prima sfugge a questo gruppo poi, incuriosita da mondo tanto lontano dal suo, comincia a partecipare ritrovando lentamente i contatti con parti del suo corpo da troppo tempo dimenticate. Il paradosso è che proprio la figlia morta ridarà involontariamente vita a una madre congelata.

A guidare Rosa è il passato della figlia, che le consegna frammenti di una vitalità insperata che le permetteranno di trovare una nuova forza per prendersi cura di se stessa e di chi ama, compreso quel marito dimenticato. “Si è vero -dice Lunetta Savino- il film ha indubbiamente una sua sensualità ed è anche importante perché racconta di una sessualità femminile e del suo piacere di cui si parla forse troppo poco”. Ad onore di questa attrice, il fatto di mostrare in Rosa tutti i segni del tempo con grande disinvoltura: “Sono un attrice e lavoro con la mia faccia e questa non la tocco” dice. Nel cast del film, girato tra Italia e Slovenia, anche: Boris Cavazza, Anita Kravos e Simonetta Solder.
   

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