Chi sarà il primo temerario ad aprire una sala? Il primo spettatore a varcarne la soglia e il primo distributore a rischiare di distribuire un film, dietro al quale riuscito o non riuscito c’è sempre un’enorme fatica? Ci vogliono temerari, i coraggiosi della ripartenza anzi della riabilitazione. Quest’ultimo è un termine chiave per capire la fase 2 in termini cinematografici, “un lento riabituarsi, con fiducia reciproca, ma dai test che stiamo facendo in questi giorni così come c’è una grande voglia di vacanze e di tornare al ristorante c’è anche una grande voglia di vedere un film in una poltrona al buio della sala, quasi persino non importa quale film pur di riappropriarci del rito e magari prima della sala passiamo per l’arena che fa parte della nostra tradizione estiva di un tempo”, dice in un’intervista all’ANSA Mario Lorini, il presidente dell’Anec, l’associazione nazionale esercenti, uno dei tanti capitani in prima fila in questa battaglia per tornare a mettere in moto il settore.
La data indicata dal premier Conte a partire dalla quale si potranno riaprire i cinema è confermata: dal 15 giugno si potrà e certamente, sottolinea Lorini, ci saranno gli esercizi in grado di farlo “anche se non saranno tutti, così come non sono tutti i ristoranti che hanno riaperto in questi giorni, non lo si può pretendere”. Un’altra data decisiva per la svolta è il pronunciamento del Comitato tecnico scientifico che in base all’andamento della curva dei contagi aprirà alla fase ;2 il 3 giugno: “da quel giorno per noi partirà il lavoro per la riapertura: siamo visti come luoghi di affollamento ma con le misure che stiamo approntando tutto potrà accadere in sicurezza, dai filtri del condizionamento che per regolamenti europeo già dobbiamo tenere in regola, al distanziamento che noi pensiamo non debba riguardare i congiunti così come accade per andare a cena fuori. La riapertura della sala nella massima sicurezza è fuori discussione”.
Ma quali film arriveranno in sala? Ancora non ci sono titoli annunciati. “I distributori stanno lavorando sui listini. I titoli internazionali, importanti come Tenet di Nolan o il Mulan della Disney sono quelli che faranno ripartire il mercato: sono ancora ‘pending’ come si dice, ossia senza data, quando la avranno in tutto il mondo ci si comporterà di conseguenza. Ma la riapertura come dicevo – prosegue Lorini – sarà graduale: all’inizio avremo delle riprese eccellenti, film come Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti con Elio Germano o Gli anni più belli di Gabriele Muccino e film che magari sono andati in questo periodo sulle piattaforme ma che un passaggio in sala lo meritano tutto. Andare a vedere al buio, su un grande schermo, in un’esperienza immersiva come a casa certo non capita, un titolo che magari abbiamo visto su un telefonino sarà qualcosa di emozionante, una rinascita per tutti. E poi c’è il capitolo arene, il moviement village, anche lì faremo la nostra rieducazione al cinema. Bisogna dire che la voglia di sala che emerge dai sondaggi è direttamente proporzionale alla voglia di socialità vera che abbiamo accumulato: è tanta. E su questa certezza che stiamo lavorando tutti insieme”. (ANSA).