Tanti sorrisi e voglia di tornare al cinema, tutti con la mascherina (che comunque una volta seduti in sala si può togliere, stando ai protocolli) e sereni sulle misure di sicurezza. È il sentire comune dei primi spettatori che tornano a vedere un film sul grande schermo nel multiplex UCI Cinemas di Porta di Roma, unica struttura che sembra aver riaperto il 15 giugno nella capitale (altre si aggiungeranno dal 16).
In programmazione, successi recenti, blockbuster delle ultime stagioni e qualche film che ha debuttato sulla piattaforma, da Sonic a Maleficent, da 1917 a Birds of prey, da Les Miserables a Tolo Tolo. Si sono messi in fila rigorosamente nel rispetto del distanziamento, con biglietto acquistato on-line o sul momento alle biglietterie automatiche, alcune decine di spettatori. Soprattutto gruppi di amici, da compagni delle medie a studenti all’università, ma anche qualche coppia e persone più adulte. Maria Luisa, 28 anni, al momento senza lavoro ma già con varie esperienze come montatrice e assistente sul set, arriva al primo spettacolo, per vedere il mix di animazione e live action Sonic: “Mi incuriosiva, ha l’aria di essere un film divertente -spiega all’ANSA-. Non vedevo l’ora di poter tornare al cinema, non ne potevo più di film sulle piattaforme”. Maria Cristina, arriva con le figlie adolescenti Valentina e Giulia, per chiedere informazioni. Un addetto con disponibilità e cortesia gli spiega come viene distribuito il pubblico rispettando i distanziamenti. “Siamo solo venute a vedere che film fanno- dice Valentina-. Anche se non sono cose nuove, questa è una bella occasione per recuperare qualcosa che c’eravamo perse prima del lockdown, come Birds of prey o Jumanji – The next level”. Proprio il film con The Rock è quello che sta richiamando al momento più spettatori. Arriva per vederlo anche un gruppo di 6 amici, tra i 12 e i 14 anni: “Non fa niente se non potremo sederci vicino -commenta Ravi- la cosa bella è tornare comunque tutti insieme a vedere i film in sala”.
Maddalena, con la sorella Arianna, si rammarica un po’ di non poter commentare con gli amici le scene ma quando viene a sapere che avranno la possibilità di togliersi la mascherina una volta al posto, ricomincia a sorridere: “Meno male, anche perché inizia a fare caldo”. Maria, con il marito Giorgio, aveva comprato un pacchetto di biglietti a febbraio, prima del lockdown e ora non vede l’ora di sfruttarlo: “Abbiamo tempo fino ad agosto, ma dobbiamo ancora decidere cosa vedere “.
Nessuna paura rispetto al Covid: “Mi sembra che si siano attrezzati bene, è il momento di tornare a godersi piaceri come il cinema”. Marisa, splendida ottantenne ex giornalista del Secolo XIX, è arrivata dal quartiere Testaccio, facendosi oltre un’ora di autobus, pur di avere la gioia di tornare in sala: “Questo è l’unico cinema aperto oggi, mi sono informata -spiega-. Sulla programmazione c’era un po’ di confusione.
Speravo di vedere Volevo nascondermi di Giorgio Diritti che invece non c’è, ma ho ripiegato su 1917 “. Grande appassionata di cinema, ha già in programma di tornare in sala anche giovedì: “Molti miei abituali compagni di uscite però non se la sentono, soprattutto gli uomini. Un mio amico, ha detto al direttore del cinema Farnese, che tornerà in sala solo quando troveranno il vaccino,… Mi sembra assurdo”. Lei non ha nessun tipo di perplessità:” Con mascherine e distanziamento non vedo rischi, poi gli spettatori sono ancora pochi. Comunque va premiato il coraggio degli esercenti che se la sentono di riaprire, nonostante le incognite”.