Presentato alla Festa del Cinema di Roma “Stan & Ollie”, primo film dedicato al celebre duo comico protagonista di oltre 100 pellicole. Una storia che approfondisce la fase finale della loro carriera, quando emerse la grande amicizia che li legava
Steve Coogan e John C. Reilly sono i protagonisti di Stan & Ollie, il nuovo film del regista scozzese Jon S. Baird presentato quest’oggi alla Festa del Cinema di Roma. “Li ho amati da quando avevo 8 anni e quando ho avuto l’opportunità di raccontare la loro storia mi sono sorpreso che nessuno l’avesse mai fatto prima”, rivela il regista, che effettivamente è il primo a dedicare un film al duo comico composto da Arthur Stanley Jefferson e Oliver Norvell “Babe” Hardy, in arte Stanlio e Ollio.
Una coppia famosa in tutto il mondo, interprete di 106 film girati in quasi trent’ anni di carriera, che il film di Baird racconta nella fase finale: finita l’epoca d’oro che li ha visti re della comicità sul grande schermo, Stan Laurel e Oliver Hardy, partono per una tournée teatrale nell’Inghilterra del 1953 e vanno incontro a un futuro incerto. Il pubblico delle esibizioni è tristemente esiguo, ma i due sanno ancora divertirsi insieme, forti di un saldo e profondo legame di amicizia, che permetterà loro di affrontare insieme la fine della loro carriera, nonostante il sopraggiungere di fantasmi dal passato e di problemi di salute dovuti all’età. “Era un periodo difficile, di malattia, a fine carriera e con pochi soldi – spiega il regista – Abbiamo lavorato in contatto con i nipoti di Stan e con persone che li conoscevano. Ci sono poi cose di pubblico dominio, materiale d’archivio e interviste. Ma ogni volta che fai un film su persone vere è come un puzzle: cerchi di mettere insieme tutti i pezzi e se ne manca qualcuno lo inventi, ti prendi una licenza poetica. Comunque una cosa è certa, è in vecchiaia che si è cementata la loro amicizia: prima che venissero messi insieme, tra di loro neanche si conoscevano”.
L’uno inglese (Stan, di Ulverston, piccolo comune del nordovest), l’altro americano (Oliver, di Harlem, stato della Georgia), i due si incontrarono per la prima volta nel 1921 sul set di Cane fortunato, dove ancora non recitavano nella parte del duo Stanlio e Ollio, un “brand” che nacque più tardi, nel 1927, con la pellicola Metti i pantaloni a Philip, a seguito di un’intuizione del produttore Hal Roach, che riconobbe in quella buffa coppia di attori, nel frattempo diventati grandi amici, un duo comico irresistibile e perfettamente affiatato.
“Ollio era un romantico – ha raccontato l’attore John C. Reilly, che lo interpreta in Stan & Ollie – avrebbe adorato essere qui a Roma: amava le donne, il cibo, era innamorato della bellezza, lui cercava il suo mondo romantico e io ho cercato di condividerlo con lui. Non erano solo attori o solo comici, erano persone dal profondo animo umano. Trovare il cuore romantico di Ollio – ha detto ancora Reilly – è stato come trovare la verità dietro la caricatura e come riportarli in vita grazie anche al trucco, i costumi e la parrucca. Una missione del film era di prendere questi attori e renderli umani, certo, alcune sono congetture, ma il resto è storia”.
Il collega ‘Stanlio’, l’attore Steve Coogan, ha rivelato che lui era “entusiasta di fare Stanlio mentre John era più ansioso”. “Da ragazzo mi divertivo ad imitarlo davanti lo specchio – ha detto – è stato come costruire dall’alto verso il basso: dalla parte più famosa per arrivare alle radici della personalità del personaggio. L’imitazione, il fisico, funziona solo due minuti, poi ci deve essere altro. Abbiamo cercato prima di tutto di capire chi erano, poggiarci solo sui loro film sarebbe stato un rischio e la sceneggiatura ci ha aiutato molto. È la storia di due uomini e della loro lunga amicizia, che guarda caso riguarda due dei più grandi comici della storia”.
Stan & Ollie sarà distribuito in Italia nel 2019 e per ora non si hanno informazioni su come verrà affrontato il doppiaggio. Al successo di Stanlio e Ollio in italiano, d’altra parte, contribuì proprio la scelta di farli parlare con un marcato accento anglosassone, spostando le toniche di certe parole (come il noto stupìdo al posto di stùpido). Diverse coppie di doppiatori prestarono la voce al duo, ma sicuramente i più famosi furono Mauro Zambuto (Stanlio) e Alberto Sordi (Ollio). Che lasciano un’eredità pesante, difficile da eguagliare, ai prossimi doppiatori di Stan & Ollie.