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Un Candidato perfetto con il chador

(ANSA) VENEZIA 29 AGO – Poco meno di due ore passate dentro il mistero dell’Arabia Saudita di oggi, location quasi inedita al cinema. È quello che offre un film altamente ‘al femminile’ come THE PERFECT CANDIDATE di Haifaa Al Mansour, in concorso in questa 76/a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Uno dei due diretti da una regista donna tra i 21 in concorso (l’altro è Babyteeth dell’australiana Shannon Murphy) che ha il merito di fotografare un mondo in corsa lenta e ad ostacoli verso il progresso. Protagonista Maryam (Mila Al Zaharani), giovane dottoressa che lavora in una piccola clinica in Arabia Saudita. Una donna tra evoluzione e conservazione, come si vede nella prima scena, mentre sta guidando la sua moderna auto indossando il tradizionale niqab. Quote per le registe donne al festival? “Certamente devono supportare le registe, ma il vero problema resta quello dei finanziamenti. A volte riesci a fare il primo film, ma poi, se sei donna, devi aspettare trenta anni per riuscire a farne un secondo”.
   

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