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Venezia, la Settimana della Critica da Malick ai Rossellinis

 

(ANSA) – ROMA, 21 LUG – “In un periodo così difficile il Festival di Venezia è una pedina importante per il cinema che deve ripartire. Per quanto riguarda la 35/a edizione della Settimana Internazionale della Critica, comunque, nessun problema, si presenta esattamente come gli altri anni”. Così il presidente del Sindacato critici cinemtografici, Franco Montini, ha introdotto a Roma la selezione 2020 che ha sette opere prime in concorso.
L’edizione di quest’anno, curata dal delegato generale Giona Nazzaro, ha un’apertura e una chiusura non da poco. Si parte con THE BOOK OF VISION del regista italiano Carlo S. Hintermann, film visionario e poetico prodotto dal regista-filosofo Terrence Malick, e si chiude con THE ROSSELLINIS di Alessandro Rossellini, primo nipote dal passato burrascoso dello storico regista, che ha deciso di girare a 55 anni il suo primo film affrontando con ironia la saga della famiglia. È invece NON ODIARE, debutto nel lungometraggio di Mauro Mancini, l’unico film italiano in concorso alla Sic, sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della 77/a Mostra di Venezia (2-12 settembre). Si tratta di una storia ambientata in una città del nord-est dove vive Simone Segre (Alessandro Gassmann), affermato chirurgo di origine ebraica. Un giorno si trova a soccorrere un uomo vittima di un pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. 
   

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