A Modica, città ambasciatrice della comprensione e della dignità umana, una cena per gli ultimi voluta dall’Ambasciata del Belize presso la Santa Sede in sinergia con Comune di Noto e Diocesi di Modica
“Nessuno può ritenersi inutile, nessuno può dirsi così povero da non poter donare qualcosa agli altri”. Sono le parole di Papa Francesco, che hanno ispirato l’Ambasciata del Belize presso la Santa Sede a organizzare, in occasione del suo 38simo anno di Indipendenza, una giornata dedicata ai più bisognosi ed emarginati “che soffrono silenti e ignorati”.
Realizzata in cooperazione con il Comune di Noto e la Diocesi di Modica, l’iniziativa avrà luogo alle 19.30 di sabato 21 settembre nel Duomo di San Giorgio, Patrimonio dell’Umanità, in corso San Giorgio, a Modica, dove per l’occasione si potrà anche ammirare la reliquia di San Corrado Confalonieri.
Prendendo come spunto la tradizione, caratteristica della magnifica città barocca di Modica, di festeggiare “I primi della Terra”, si è pensato a una particolare cena a cura dell’Istituto Principe Grimaldi con il Duomo di San Giorgio quale suggestivo scenario, dedicata a coloro che il mondo considera gli ultimi della terra e avere l’occasione per mostrare la loro dignità.
«Come ci insegna il Papa – afferma S.E. Stefan John Charles D’Angieri, incaricato d’affari dell’Ambasciata del Belize presso la Santa Sede – abbiamo pensato di uscire da Roma e di andare nella periferia. Ci è sembrato che il territorio migliore fosse la Sicilia, dove giornalmente viviamo la presenza di profughi schiavizzati e trattati come merci, costretti a viaggi detti “della speranza”, ma che nella realtà sono “della disperazione”.
Condiviso questo pensiero con il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, e il vescovo della Diocesi di Modica, mons. Antonio Staglianò, ma anche con le associazioni benefiche del territorio, abbiamo pensato che quella proposta potesse essere la giornata ideale».
Un’idea accolta con gioia da tutti coloro i quali ne sono venuti a conoscenza e che stanno contribuendo a realizzarla, dedicando l’evento a circa 300 ospiti, invitati speciali che “come non ritenersi così poveri da non donare agli altri” .
Saranno presenti anche rappresentanti di diverse religioni del mondo, diplomatici e autorità governative che, durante la cena, si metteranno al servizio dei bisognosi, per ricordarci che “siamo tutti uguali” continuando a seguire le parole di Sua Santità “nessuno può ritenersi inutile”.
Speciale, lo dicevamo, questa iniziativa, che vedrà Modica esprimere tutte le sue potenzialità di città ambasciatrice della comprensione e della dignità umana, ospitando un evento che, anche grazie alla presenza di ospiti illustri, saprà sensibilizzare le persone affinché si possa pensare a un futuro migliore per tutti noi e rendere il mondo più comprensibile.