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A Palermo quasi mille bare insepolte, alcune si spaccano

(ANSA) – PALERMO, 17 AGO – Quasi mille bare insepolte,
custodite nei depositi del cimitero dei Rotoli, a Palermo.
    Un’emergenza cominciata nell’autunno del 2019, con un crescendo
di numeri. Oggi il “Giornale di Sicilia” pubblica anche alcune
foto che risalgono al 3 agosto, scattate dalla società Reset,
una partecipata del Comune che opera al cimitero e che da una
settimana è senza una guida per la scadenza del mandato del
presidente.
    Alcune bare, anche a causa del caldo torrido, sono
letteralmente scoppiate, come ha comunicato il direttore del
cimitero, Leonardo Cristofaro, al capo di gabinetto Sergio
Pollicita, prima di Ferragosto: “A causa della mancanza di fosse
dove operare inumazioni, oltre alle elevate temperature,
numerosi feretri hanno cominciato a percolare copiosamente. La
situazione è ormai tale da imporre l’immediata inumazione o
l’acquisto improcrastinabile e urgentissimo di un congruo numero
di sovracasse di zinco destinate a contenerli. Ma si è
consapevoli che senza fosse di inumazione o cassoni di zinco la
situazione non potrà che ulteriormente peggiorare sino a
diventare un pericolo sanitario grave”, scrive il direttore,
secondo quanto riporta il giornale, che alla nota ha allegato la
documentazione fotografica.
    Le bare collocate a terra sono attualmente 242, quelle sugli
scaffali 733. Le salme si trovano in più luoghi del cimitero,
comprese tensostrutture realizzate per l’occasione lungo uno dei
viali del camposanto e persino in alcuni uffici amministrativi:
in tre locali ne sono state depositate, 23, 14 e 11, mentre il
forno crematorio non funziona da oltre un anno. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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