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A San Donà di Piave non ci sono agrumeti, ma i tarocchi targati Pd abbondano

A San Donà di Piave hanno indetto un concorso per selezionare il nuovo addetto stampa del sindaco. La prova si è rivelata una farsa perchè è stata selezionata, guarda caso, la portavoce del Pd sandonatese. E’ la trasparenza del sindaco Cereser?

I concorsi pubblici in Italia sono spesso taroccati. Da Nord a Sud del Paese, indistintamente, spesso vince un concorso lo vince chi è stra-raccomandato oppure i nomi dei vincitori sono stabiliti in partenza: “un tanto a te e qualcosa a me”. A San Donà di Piave, il terzo Comune per numero di abitanti della provincia di Venezia, hanno messo in scena la classica farsa. E sono stati beccati con le mani nella marmellata. Come? Alle elezioni comunali del giugno scorso è stato riconfermato alla guida dell’amministrazione comunale sandonatese Andrea Cereser del Pd. Di solito gli addetti stampa sono scelti dalla coalizione vincente, fin qui nulla di male (vedi per esempio Rocco Casalino portavoce del premier Conte, noto soprattutto per le sue gaffe). A San Donà invece hanno voluto far finta di fare le cose per bene, con la massima trasparenza, nella scelta dello “specialista della comunicazione”. E avevano indetto un avviso pubblico. I candidati hanno sostenuto colloqui con i dirigenti (pensate un po’ perfino con l’ex comandante della polizia locale, che di stampa e media ci capisce poco o nulla). Ma alla fine chi hanno scelto? Guarda caso la portavoce del Pd di San Donà di Piave, Cristiana Moretto, che da fonti autorevoli sembra non essere iscritta all’Ordine dei giornalisti. Ma che strana questa scelta dottor Ceserer. Non si poteva evitare questa farsa e chiamare subito questa specialista della comunicazione che già lavorava col Pd? Sì, proprio quel Pd, che quando una nomina o la scelta di una persona viene fatta dal Pdl o della Lega scatena il putiferio gridando al “solito clientelismo, consociativismo, i soliti raccomandati”. Loro del Pd invece le “scelte” le fanno in modo soft, organizzando concorsi fasulli o tarocchi, ma già avendo identificato prima il candidato. Bel colpo sindaco Cereser! Alla faccia della trasparenza. O come le avrebbe risposto il grande Totò: “Cereser…ma mi faccia il piacere”. 

 

Foto sotto: protestano contro se’ stessi? (repubblica.it) 

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