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A Taranto, ‘clima insostenibile operatori trasporto disabili’

(ANSA) – TARANTO, 22 OTT – “Lei è sospeso dal servizio ed
abbiamo inviato raccomandata alla quale deve rispondere. Nessun
ordine di servizio le è stato assegnato per oggi e per i
prossimi giorni. Distinti saluti”. E’ uno dei messaggi arrivati
sulla chat WhatsApp dei dipendenti che da qualche settimana –
sostiene la Cgil – sono passati dalla ditta Tundo al
Raggruppamento temporaneo d’imprese composto da Padovano, Dover
e Scoppio, che si occupa del trasporto disabili della provincia
di Taranto. La denuncia arriva dalla Cgil e dai sindacati di
categoria Filt ed Fp Cgil.
    La sospensione è stata notificata con un messaggio via
WhatsApp a un dipendente considerato “disobbediente solo perché
– sottolineano le organizzazioni sindacali – aveva chiesto, come
suo diritto, di conoscere con anticipo gli orari di lavoro del
suo contratto part-time”. Ma Cgil, Fp Cgil e Filt segnalano
anche altri messaggi dello stesso tenore: “Vi ricordiamo che
avete l’obbligo, come dipendente subordinato, di obbedire alle
direttive gerarchiche del datore di lavoro”.
    Secondo Mimmo Sardelli, della Funzione pubblica Cgil, e
Francesco Zotti, segretario della Filt, questo è “un appalto che
non ha dignità. Lo stesso in cui per mesi è stato negato il
lavoro ad una operatrice, sospesa solo perché osava chiedere il
pagamento degli stipendi”.
    La sospensione “di un lavoratore attraverso un messaggio
WhatsApp – commenta il segretario generale della Cgil di
Taranto, Paolo Peluso – è un atto gravissimo che ci dimostra, se
mai ce ne fosse ancora bisogno, quanto sia utile procedere in
appalti delicati come questi, che riguardano il bisogno di
assistenza di cittadini fragili, con l’internalizzazione della
forza lavoro. Un gesto di dignità per operatori e assistiti”.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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