Oltre 70mila ieri a Venezia per la Festa del Redentore, inaugurata dall’apertura del ponte di barche, che collega la città alla Basilica del Cristo Redentore, sull’isola della Giudecca, e conclusasi con un grande spettacolo pirotecnico
Una delle ricorrenze più antiche di Venezie e, sicuramente, la più amata dai veneziani, che anzi non nascondono la gelosia nel doverla condividere con i tanti turisti presenti in Laguna in questo periodo.
E’ la Festa del Redentore, che si festeggia ogni terza domenica di Luglio a partire dal 1577, quando il Senato della Serenissima Repubblica dichiarò estinta una terribile pestilenza, che aveva provocato la morte di più di un terzo della popolazione, e decise di chiedere grazia a Cristo Redentore costruendo una monumentale basilica (progettata dall’architetto Andrea Palladio) che sarebbe diventata meta di una “processione” annuale.
La Basilica, che si trova sull’isola della Giudecca e rappresenta il fulcro “religioso” della ricorrenza, viene infatti collegata ancora oggi al resto della città da un Ponte Votivo, ovvero un ponte provvisorio poggiato su delle barche lungo circa 334 m, la cui apertura al pubblico, nella giornata di sabato, coincide di fatto con l’avvio dei festeggiamenti.
Ieri alle 19 l’apertura del ponte (una struttura in legno e acciaio larga 3,6 m sorretta da 34 barche), cui è seguito in tarda serata il momento più atteso dal grande pubblico, ovvero il grande spettacolo pirotenico, che attira decine di magliaia di persone in tutta la città, in piazza San Marco, lungo il Canal Grande, sulla stessa isola della Giudecca e soprattutto in Laguna, dove confluiscono tantissime barche per ammirare dall’acqua i fuochi d’artificio.
Nella giornata di oggi, invece, si terrà la regata del Redentore lungo il canale della Giudecca, che separa l’omonima isola dal centro storico di Venezia, e in serata la Santa Messa Votiva alla Chiesa del Redentore.