Aveva attraversato la vita addentandola con ingordigia e facendo esperienze estreme. Forse lo ricorderemo di più per il suo parlare di cibo che per la sua cucina, ma non dimenticheremo l’eleganza con cui divenne un fenomeno mediatico. Il primo
Milano – Chi scrive era all’estero quando, due giorni, fa è successo. Antony Bourdin, chef di Les Halles di New York, autore di Kitchen’s Confidential, conduttore di fortunate trasmissioni televisive che con ironia e intelligenza hanno fatto amare in tutto il mondo il “food & travel”, si è tolto la vita.
Era solo nella sua camera d’albergo in Alsazia e si è impiccato con la cinta dell’accappatoio.
Un fatto triste; un mal di vivere che colpisce tanti. Eppure, nel suo caso, un po’ stupisce. Lui infatti aveva attraversato, con i suoi sessantadue anni, il periodo degli eccessi degli anni ’70 e ’80. Aveva sperimentato le droghe. Aveva vissuto il mestiere della cucina come la droga da cui non aveva potuto disintossicarsi. Aveva raccontato le nottate fra alcol ed eccessi con un disincanto un po’ bukowskianio e forse proprio per questo aveva mostrato con estrema lucidità il lavoro “della linea”, fra tagli, bruciature e bestemmie, quello che quasi nessuno vede, neanche gli “addetti ai lavori” della stampa, blog, ecc.
Per questo è diventato giustamente famoso. Per questo libro che tutti i giovani che oggi vorrebbero fare nella vita gli chef di successo, come un tempo si voleva fare i calciatori, dovrebbero leggere attentamente. Poi si è fatto anche la fama televisiva del bello e trasgressivo. Soprattutto per aver avuto quel quid di maledetto – purtroppo lo ha dimostrato – piaceva tanto al suo pubblico, femminile in primis.
Insieme ben miscelato di dolcezza e ruvidezza, tristezza e ironia, charme francese più suggerito che reale (nipote di emigrati francesi, non sapeva la lingua , ma nel suo bistrot cucinava il boudin noir), era una persona gentile. Così mi apparve avendoci scambiato quattro parole ad una cena in Asia di tanti anni fa.
Ma era anche un uomo forte e fragile insieme. E purtroppo i suoi demoni alla fine hanno avuto la meglio.