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Aereo precipitato, nessun incendio prima della caduta

Da alcune immagini, mostrate in esclusiva oggi dal Tg3, delle telecamere collocate vicino alla palazzina in ristrutturazione di via Marignano, a Milano, dove si è schiantato il 3 ottobre il Pilatus guidato dal magnate romeno Dan Petrescu, morto assieme ad altre 7 persone, si vede chiaramente, come era già emerso dai primi accertamenti sui filmati acquisiti, che nessuna parte del velivolo era in fiamme prima che precipitasse. Nessun incendio al motore, dunque, né da altre parti, come avevano riferito alcune persone presenti sul posto.

Le immagini delle tre telecamere della zona, acquisite assieme a molti altri filmati nell’inchiesta milanese per disastro colposo, mostrano anche i primi effetti dello schianto al suolo, ossia la nube di fumo e fiamme che si alza. 

Intanto, oggi si è saputo che ci vorranno circa una ventina di giorni prima di poter estrapolare, con un apposito software, i dati contenuti nel registratore di volo, la cosiddetta scatola nera che è già stata presa in carico dai laboratori tecnologici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), titolare dell’inchiesta tecnica di sicurezza, che procede parallelamente a quella della magistratura. Proprio da quei dati potranno arrivare elementi utili per capire perché l’aereo è precipitato, quando si trovava a circa 4mila piedi.

Tra l’altro, gli inquirenti, prima che si proceda al recupero dei dati della scatola nera, dovranno inviare gli avvisi per gli accertamenti tecnici ai familiari delle vittime e agli eventuali indagati. Si ragiona in Procura sulla possibilità di inviare gli avvisi con informazioni di garanza per gli accertamenti alle società coinvolte, tra cui quella svizzera che produce quel modello di aereo e quella canadese che ha costruito il motore.

Mentre con gli esami tossicologici, alla ricerca di determinati enzimi, si potrebbe riuscire ad accertare se il pilota abbia avuto o meno un infarto o un altro genere di malore. 
   

Fonte Ansa.it

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