(ANSA) – TRIESTE, 27 AGO – La Procura di Trieste è orientata
a chiedere l’archiviazione dei fascicoli penali aperti per il
reato di ingresso illegale in Italia per i migranti in arrivo
dall’Afghanistan. Lo spiega il Procuratore capo di Trieste
Antonio De Nicolo, intervistato dall’ANSA, alla luce della crisi
in quel Paese e che lascia presagire un incremento del flusso
migratorio sulla rotta balcanica.
“Ogni persona che varca i confini in violazione delle norme
sul testo unico dell’immigrazione commette un reato, quello
previsto dall’articolo 10 bis. Apriremo doverosamente un
fascicolo per ogni migrante che verrà rintracciato ai confini.
Tuttavia, considerata la situazione preoccupante nel Paese,
richiederemo l’archiviazione del procedimento per i singoli che
scappano dal conflitto o dalle persecuzioni. Consideriamo che
agiscono in stato di necessità”, chiarisce il Procuratore.
Diversa invece la posizione dei trafficanti. In questo senso,
se “la cooperazione giudiziaria a livello europeo è efficace”, “non è così con i Paesi extraeuropei da cui questi migranti
partono. Per questo non ci aspettiamo a breve sviluppi eclatanti
delle indagini che abbiamo in corso”, sostiene De Nicolo.
“Ascoltiamo ogni migrante che arriva e cerchiamo di individuare
le reti di coloro che li hanno trasportati. Spesso, tuttavia, le
indagini portano all’estero e sono lunghe e complesse”. Le
centrali di questo traffico sono nei Paesi d’origine dei
migranti. Questi “hanno paura di parlare, temono ritorsioni su
parenti e amici” rimasti. “Cerchiamo di individuare connessioni
tra la rete di supporto e i punti di partenza ma non è facile
penetrare in questo substrato di contatti e collegamenti”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it