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Alitalia in picchiata: entro il 15 dicembre deve restituire un miliardo e non ci sono acquirenti

Ferrovie ha presentato un’offerta, ma difficilmente il piano andrà in porto in tempo utile. La sensazione è che qualcuno in Europa attenda un’ulteriore svalutazione per mettere le grinfie sulla Compagnia. Metti che sia Lufthansa …

Il 15 dicembre scade il prestito ponte da 1 miliardo (900 milioni più interessi) erogato dal governo per garantire la sopravvivenza dell’Alitalia in amministrazione straordinaria. Ma all’orizzonte non c’è alcuna soluzione e la vicenda sembra destinata ad aprire un ulteriore capitolo del nutrito contenzioso con l’Unione Europea. L’aviolinea, tuttora in amministrazione straordinaria, non è in grado di rimborsare il prestito e, allo stato dell’arte, non c’è ancora un’acquirente. Ferrovie dello Stato hanno presentato un’offerta vincolante e stanno lavorando sia per mettere a punto un piano industriale di integrazione tra trasporto aereo e ferroviario, sia per mettere in piedi la compagine azionaria della newco destinata ad acquisire la compagnia ma si tratta di un lavoro lungo e complesso che difficilmente darà i suoi frutti nell’arco di tre settimane. Secondo indiscrezioni, il gruppo di piazza della Croce Rossa, di concerto con l’azionista pubblico, sarebbe orientato a convertire la metà del prestito in capitale della newco mentre gli altri 500 milioni del prestito dovrebbero essere prorogati onde permettere il perfezionamento dell’operazione di cessione.

 

La conversione in azioni come la proroga di tutto o parte del prestito saranno comunque oggetto di esame da parte della Commissione Europea che già da tempo ha nel mirino il prestito Alitalia da molti considerato un aiuto di Stato sotto mentite spoglie.
   Nel frattempo le Ferrovie stanno lavorando al nuovo piano industriale e già hanno iniziato le prove tecniche di integrazione soprattutto con l’aeroporto di Fiumicino. Per ora, oltre a irrobustire l’offerta del Leonardo Express tra l’aeroporto e la stazione di Roma Termini, si stanno aumentando progressivamente i treni a lunga percorrenza che arrivano a Fiumicino e, dal 18 dicembre la stazione aeroportuale accoglierà anche il Frecciarossa che collega la Capitale a Venezia passando per Firenze e Bologna. L’integrazione aereo-ferro interesserà in misura rilevante anche Milano in vista della chiusura dell’aeroporto di Linate. Sul fronte finanziario, proseguono i colloqui con Delta ed EasyJet che sembrerebbero i partner industriali preferiti per mettere su la newco nella quale potrebbero entrare anche un paio di fondi di investimento. Secondo molti osservatori in campo ci sarebbe anche la Lufthansa.

Fonte: Agi

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