(ANSA) – TRIESTE, 10 APR – A migliaia, le meduse hanno invaso
le acque antistanti Trieste, spingendosi fino ad aree più o meno
affollate, davanti a piazza Unità d’Italia, dove spesso si
allenano canoisti e canottieri, e dove transitano barche a
motore e a vela.
Il fenomeno si manifesta ogni anno ma stavolta il numero
sembra essere davvero enorme con interi tratti di mare
completamente ricoperti da un tappeto di meduse della specie
Rhizostoma pulmo, vale a dire bianche con il bordo blu.
Gli scienziati chiamano il fenomeno ‘bloom’ (e non perché
Joyce e la sua Molly Bloom abbia vissuto a Trieste) e ritengono
che siano tante le cause scatenanti. Una di queste senz’altro è
dovuta alla sovrapesca, come afferma la ricercatrice dell’OGS
(Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale)
Valentina Tirelli. “Meduse e pesci spesso mangiano le stesse
prede, quindi togliendo i pesci togliamo un predatore e le
meduse vengono ad avere a disposizione più cibo; più cibo
significa più capacità di svilupparsi”.
Tirelli ci tiene a precisare che la Rhizostoma pulmo, detta
polmone di mare o dama del mare “è una medusa non
particolarmente pericolosa, presente nel Golfo di Trieste quasi
tutto l’anno. Non è dunque una gran novità ma è eccezionale che
ci siano tanti esemplari”.
Se ne andranno? E quando? “Non sappiamo dirlo, quasi
sicuramente sì perché anche altri anni le abbiamo viste arrivare
e poi andarsene, però dobbiamo anche ricordare che le meduse
sono qui da milioni di anni, sono tra gli organismi marini più
anziani del nostro pianeta. I primi fossili di meduse risalgono
a circa 500 milioni di anni fa quindi loro sono nel loro
ambiente – indica la scienziata – Sono organismi molto
resistenti e molto ben adattati, dovremo abituarci a convivere”.
Intanto, viene segnalata a Grado (Gorizia), località balneare
a pochi chilometri in linea d’aria da Trieste, la presenza di
centinaia di meduse della stessa specie spiaggiate, dunque
morte. Potrebbero essere state spinte dalli correnti. (ANSA).
Fonte Ansa.it