Il timore che si voglia creare una nuova emergenza, favorendo i clan, che da decenni sono nel business della gestione dei rifiuti. I termovalorizzatori esistono in tutta Europa, senza problemi, così come avviene ad Acerra
”L’unica cosa che bisogna fare in Campania è evitare una nuova emergenza legata ai rifiuti. E dunque chi ha l’autorità di governo deve proporre soluzioni il più possibile condivise, senza limitarsi a sollevare questioni”. Il presidente dell’Anac Raffaele Cantone, intervistato dal Corriere della Sera, si dice ”preoccupato per il numero e per la ripetizione” degli incendi che si registrano da alcuni mesi in Campania, ed evidenzia come sia l’emergenza a favorire i clan. ”Le interdittive emesse e le inchieste dimostrano come la criminalità organizzata non abbia mai smesso di occuparsi di questo settore.
In molte zone il ciclo continua a non essere regolato in modo chiaro e quindi non vorrei che l’obiettivo fosse proprio quello di creare una nuova emergenza”, osserva il magistrato campano, che in passato ha svolto indagini in materia. La gestione dei rifiuti ”rispetto al passato è certamente migliorata”, ma ”mancano gli impianti di trattamento del compostaggio e non ci sono quelli per l’indifferenziata. Tutto questo genera oneri pesanti perché dobbiamo mandare i rifiuti all’estero”, evidenzia Cantone, secondo cui il sistema si stabilizza ”prendendo una decisione e assumendosi le proprie responsabilità, per evitare di restare in balia dell’emergenza”.
In merito alla proposta di Salvini sui termovalorizzatori, ”altri quattro impianti mi sembrano eccessivi, ma almeno su uno si potrebbe ragionare. Anche a me non piace: l’ideale sarebbe una soluzione alternativa che a oggi però nessuno propone concretamente”, dichiara Cantone. ”In molte città del Nord ci sono termovalorizzatori così come a Vienna e a Parigi. Anche Acerra funziona senza alcun problema”.