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>ANSA-IL-PUNTO/COVID: faro Procura su apertura disco sarde

(ANSA) – CAGLIARI, 10 NOV – Mentre si registra il record di
contagi in Sardegna dall’inizio della pandemia (489 nuovi casi e
11 decessi), divampa la polemica sulla decisione del presidente
della Regione Christian Solinas di tenere aperte le discoteche
ad agosto, decisione finita ora nel mirino della Procura di
Cagliari, a seguito della messa in onda di un servizio di
Report, ieri sera su Rai3. I magistrati vogliono capire se la
Regione abbia consentito l’apertura dei locali notturni
nonostante fosse a conoscenza dei rischi. La procuratrice Maria
Alessandra Pelagatti ha affidato l’indagine all’aggiunto Paolo
De Angelis, che guida il gruppo specializzato in colpe mediche.
    Nell’immediato gli investigatori della Procura si concentreranno
sul parere del Comitato tecnico scientifico che risulta allegato
alla decisione del governatore Solinas. Nel servizio di Report
vari consiglieri regionali di maggioranza e opposizione hanno
fatto riferimento a quel documento, ma dichiarando di non averlo
mai visto. Lo stesso conduttore Sigfrido Ranucci ha rimarcato la
stranezza del fatto che nessuno avesse visto quell’atto,
ipotizzando che gli esperti della task force regionale possano
non aver autorizzato la riapertura e sollevando il dubbio
sull’esistenza stessa del documento. Un dubbio che, a quanto
pare, anche la Procura di Cagliari ha deciso di fugare.
    Non solo. L’inchiesta giornalistica di Report potrebbe finire
presto anche nel corposo fascicolo aperto già da mesi dalla
Procura di Tempio Pausania. Da agosto gli inquirenti, coordinati
dal procuratore Gregorio Capasso, sono impegnati per accertare
se nel territorio gallurese vi siano state negligenze, omissioni
o manchevolezze di rilievo penale che abbiano contribuito a
incrementare il ‘bollettino di guerra’ dei decessi e dei contagi
negli ospedali, nelle case di riposo e, più in generale, in
tutto il nord Sardegna.
    Intanto, per frenare i contagi di questa seconda ondata, l’assessore della Sanità Mario Nieddu ha chiesto al Governo, in
uno degli ultimi confronti sulla gestione dell’emergenza, di
chiudere tutte le scuole, elementari, medie e superiori. Un’idea
subito bocciata da un ampio schieramento di insegnanti e
sindacati. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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