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>ANSA-IL-PUNTO/COVID: Fedriga, Fvg non rischia arancione

(ANSA) – TRIESTE, 17 DIC – “I dati in regione sono in lieve
discesa, fortunatamente non c’è più la crescita, speriamo una
discesa più consistente ma, rispetto alle settimane precedenti
quando c’è stata una ascesa, adesso vedo una stabilizzazione.
    Allo stato non rischiamo la zona arancione”. Lo ha detto il
presidente della Regione Fvg, Fedriga, a ‘Un giorno da pecora’.
    “Se le previsioni dovessero essere corrette significa che
l’ondata non si annulla ma è sotto controllo. I dati di oggi
sono: 286 ricoveri in area medica e 31 in terapia intensiva”.
    Fedriga ha precisato che rispetto allo scorso anno “abbiamo lo
stesso numero di contagi ma la differenza è che oggi c’è più
mobilità, la gente stava in casa, ora invece esce, si muove, e
la situazione negli ospedali è sotto controllo, grazie al
vaccino”. Il “numero dei tamponi è molto più alto dell’anno
scorso” La nuova ordinanza del ministero della Salute italiano, che
ha imposto fino al 31 gennaio l’obbligo del tampone all’ingresso
in Italia per chi arriva dall’Ue anche per chi ha il Green Pass,
avrà un impatto sugli spostamenti con Austria e Slovenia.
    Rimangono valide le deroghe (ordinanza 22 ottobre 2021), che
facilitano i brevi spostamenti per i cittadini che vivono a
ridosso della frontiera. Fra le deroghe, fermo restando obbligo
di compilazione online del Passenger Locator Form, quelle
previste per lavoratori frontalieri in ingresso e in uscita per
lavoro e il rientro a casa, per alunni e studenti. Fra le
eccezioni, anche i transiti, con mezzo privato, in Italia per
non più di 36 ore e quella per chi permanga non più di 48 ore in
Italia, entro 60 km dalla residenza, con mezzo privato. Per gli
altri e per i viaggi più lunghi vale la regola dell’esito
negativo di un test molecolare (PCR) o test antigenico eseguito
24 o 48 ore precedenti all’ingresso in Italia.
    Infine, oggi in Fvg su 8.384 tamponi molecolari sono stati
rilevati 701 nuovi contagi, con una percentuale di positività
dell’8,36 %. Sono 16.113 i test rapidi antigenici realizzati,
dai quali sono stati rilevati 108 casi (0,67%). Oggi 7 persone
decedute; le persone in terapia intensiva scendono a 31; si
riducono i pazienti in altri reparti a 286. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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