(ANSA) – TRIESTE, 18 MAG – Sulle riaperture “è stato fatto un
passo avanti molto molto importante”. “Il punto di arrivo è un
buon punto di arrivo. E’ chiaro che siamo disponibili a
continuare a lavorare: bisogna sempre ambire a migliorare le
cose, ma bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno in questa
circostanza, perché un netto miglioramento rispetto
all’impostazione del decreto del 26 aprile c’è stato ed è
evidente”. Lo ha detto il presidente del Fvg e della Conferenza
delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ai microfoni di Radio
Anch’io su Radio Uno Rai.
Fedriga ha sottolineato la collaborazione con il Governo, “penso che il punto di arrivo sia buon punto di arrivo”. “Nella
Conferenza unificata, non soltanto le Regioni ma anche Anci
(Comuni) e Upi (Province) avevano proposto di anticipare il
coprifuoco alle 24 da subito oppure anticipare l”apertura delle
piscine rispetto al primo luglio. Sono passaggi importanti per
quei settori e sicuramente le Regioni continueranno a
collaborare con il governo in modo costruttivo”.
Più difficile vaccinare i turisti stranieri in vacanza in
Italia “con la seconda dose, dipende anche da quanto si fermano.
Penso che prima sia necessario garantire le dosi per i cittadini
italiani”. “Si può ipotizzare di organizzare” il richiamo “per
chi lavora lontano da casa e in estate torna” a casa. “Per chi
va una o due settimane in vacanza penso sia molto difficile”.
Cautela sul passaggio il 1 giugno del Fvg in zona bianca.
Oggi in Fvg, su 3.848 tamponi molecolari sono stati rilevati
36 nuovi contagi (positività 0,94%); sono 3.423 i test rapidi
antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 6 casi
(0,18%); 2 i decessi. I ricoveri nelle terapie intensive sono
stabili a 15, scendono a 65 in altri reparti. La situazione in
regione va migliorando, come ha indicato Riccardo Riccardi,
vicegovernatore con delega alla Salute, si può “avviare il
ritorno alla normalità anche del servizio sanitario regionale,
con la progressiva ripresa delle attività sospese e il recupero
di quelle riprogrammate”. In questo senso, “la completa ripresa
dell’attività chirurgica programmata rappresenta un importante
passo avanti verso il ritorno alla normalità per il servizio
sanitario”. (ANSA).
Fonte Ansa.it