(ANSA) – TRIESTE, 22 DIC – In calo ricoveri isolamenti e
positivi in Friuli Venezia Giulia. Oggi, stando ai dati diramati
dalla Regione, sono stati rilevati 549 nuovi contagi su 8.324
tamponi (pari al 6,6%), di cui 917 test antigenici. I decessi
sono 20, ai quali si aggiungono altri 13 avvenuti dal 25/11 al
20/12 e registrati successivamente. I ricoverati nelle terapie
intensive sono 57 mentre i ricoveri in altri reparti scendono a
598.
Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio
della pandemia ammontano in tutto a 45.984, di cui 9.671 a
Trieste, 20.505 a Udine, 9.873 a Pordenone e 5.366 a Gorizia,
alle quali si aggiungono 569 persone da fuori regione. I casi
attuali di infezione risultano essere 13.883. I decessi
complessivamente ammontano a 1.477, i totalmente guariti sono
30.624, i clinicamente guariti 667, mentre le persone in
isolamento scendono a 12.561
Intanto il 27 dicembre saranno iniettate le prime 265 dosi ad
altrettanti “cittadini simbolo”, medici e ospiti delle case di
riposo, ha annunciato il governatore Fedriga. Il 28 dicembre
giungeranno in Fvg 10 mila delle 50.094 dosi assegnate alla
regione e saranno inoculate a operatori sanitari e ospiti delle
case di riposo per arrivare agli ultra ottantenni e alle altre
categorie a rischio. Il luogo è ancora segreto.
Il Fvg, con “Lombardia, Campania, Trento e Molise, una delle
prime 5 regioni italiane nelle quali ha preso via il nuovo
Servizio telefonico nazionale per lo sblocco dell’applicazione
Immuni” Lo ha detto il vicegovernatore Fvg con delega alla
salute, Riccardo Riccardi. “All’interno degli sms inviati ai
cittadini per comunicare l’esito del tampone per il Covid-19 –
ha spiegato – in caso di positività, sarà contenuto anche il
Codice univoco nazionale (Cun), che dovrà essere comunicato al
call center nazionale per consentire il tracciamento dei
contatti”
Infine, l’assessore regionale al lavoro, Alessia Rosolen: “I
dati Istat e le ricerche di Cgia di Mestre e Ires assegnano al
Friuli Venezia Giulia la palma di Regione che ha retto meglio
l’urto pandemico. Siamo gli unici, su scala nazionale, ad avere
un saldo attivo, seppur di poco, nel rapporto tra assunzioni e
cessazioni nel periodo tra 1 gennaio e 30 novembre 2020. (ANSA).
Fonte Ansa.it