(ANSA) – TRIESTE, 23 GIU – Quella inglese (alpha) è la
variante predominante presente in regione, seguita da quella
indiana o Delta mentre a lunga distanza risulta esserci la
brasiliana o gamma. A darne notizia è il vicegovernatore della
Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi al termine
dell’operazione di sequenziamento compiuto dai laboratori del
Fvg su un campione formato da 96 casi presi in esame. “I tamponi
analizzati – spiega il vicegovernatore – fanno parte di un
sottoinsieme di persone che nell’indagine evidenziava la
possibilità di presenza di una variante. Dei 96 campioni, in 50
casi è stata rilevata la presenza della variante alpha (inglese)
di cui 18 a Gorizia, 15 a Trieste, 14 a Pordenone, 1 a Udine e 2
catalogati come “altri”. Per quanto la variante delta (indiana),
i casi presenti sul campione sono stati 28; della brasiliana 3.
I sindacati della triplice ed altri della categoria sanità
hanno chiesto a Riccardi una “forte presa di posizione contraria
e distante da personalismi e protagonismi”, per “rimanere
coerenti con la condivisibilissima campagna di contrasto alla
pandemia COVID 19 che” i sindacati stessi “appoggiano e
sostengono fin dal primo giorno”, e per dare un “messaggio
chiaro ed univoco laddove ci fosse ancora incertezza o
contrarietà”. Le organizzazioni esprimono “vivissima
preoccupazione” perché la regione Fvg “detiene oggi il triste
primato italiano nella percentuale di operatori sanitari non
vaccinati (11,91%), e prendono “atto con grande disappunto e
stupore che la Regione tace con imbarazzo davanti a certi
colleghi che si permettono di attaccare liberamente una legge
dello stato come liberticida e discriminante, di fatto
legittimando ed aizzando frange di pensiero ed azione NO VAX”.
Oggi in Fvg su 4.046 tamponi molecolari sono stati rilevati 9
nuovi contagi (positività a 0,22%). Sono inoltre 1.399 i test
rapidi antigenici realizzati, dai quali non sono stati rilevati
casi. Si registra un decesso pregresso; per il secondo giorno
consecutivo non ci sono più persone ricoverate nelle terapie
intensive, i pazienti in altri reparti sono stabili, a 9 unità.
(ANSA).
Fonte Ansa.it