(ANSA) – CAGLIARI, 03 NOV – Personale medico e posti letto:
su questi due fronti si stanno concentrando in queste ore gli
sforzi della Regione Sardegna, che presto saprà se sarà inserita
nell’area di rischio più moderata tra le tre che saranno
individuate nel prossimo Dpcm del premier Conte. Sul versante
degli organici, sono 727 le domande arrivate alla scadenza del
bando Ats per l’assunzione di medici abilitati ma non
specializzati. Quanto agli ospedali, domani apre il sesto
reparto Covid al Santissima Trinità di Cagliari, unico presidio
del sud Sardegna dedicato ai pazienti positivi. La Regione è
pronta ad incrementare i posti nei vari presidi Covid dell’Isola
sino a 590 tra intensiva e non: secondo l’ultimo aggiornamento
dell’Unità di crisi, attualmente ne sono occupati 382. Tra le
ipotesi, c’è anche l’apertura di reparti al Binaghi di Cagliari.
La percentuale di posti occupati da non superare per mantenere
la pressione accettabile è pari al 30%: l’isola al momento è al
24.
A Nuoro nuovo esposto in Procura degli infermieri del
Nursing, questa volta per denunciare “la drammatica situazione
al Pronto soccorso dell’ospedale San Francesco: colleghi allo
stremo e in servizio senza adeguati dispositivi di protezione”,
segnala il sindacato. Nel frattempo salgono a 10.456 i casi di
positività complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio
dell’emergenza. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 302 nuovi
contagi, 165 rilevati attraverso attività di screening e 137 da
sospetto diagnostico, e 4 vittime (239 in tutto). Preoccupa a
Castelsardo un focolaio scoppiato nella casa protetta per donne
anziane disabili mentali gestita dalle suore del Gestemani nella
frazione di Lu Bagnu: sono stati accertati 18 casi di positività
fra ospiti, suore e personale. Risulta anche un decesso: una
donna originaria di Siligo deceduta la scorsa notte all’ospedale
di Sassari, dove era ricoverata da domenica.
Aumentano i contagi anche nelle scuole. Il sindaco di
Cagliari ne ha chiuse tre in città: il Convitto nazionale e gli
istituti comprensivi Satta e Santa Caterina. A Oristano resta
chiuso l’istituto del Sacro Costato, mentre la struttura che
ospita le religione conta oggi una nuova vittima, una suora di
94 anni. (ANSA).
Fonte Ansa.it