(ANSA) – CAGLIARI, 04 DIC – Nonostante l’indice Rt più basso
d’Italia (0.61), la Sardegna è inserita fra le sole tre Regioni
ad alto rischio da tre o più settimane nel monitoraggio
settimanale dell’Istituto superiore di Sanità.
Insieme a Puglia e Calabria, l’Isola viene invitata ad adottare “ulteriori misure restrittive a livello regionale”. Va ricordato
che la valutazione del rischio avviene su un totale di 21
indicatori, e non sulla base del solo indice Rt. Ora si
aspettano gli eventuali provvedimenti da parte della Regione.
Nel frattempo, non si abbassa la curva dei contagi. Nell’ultimo
aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 551
nuovi casi: si tratta del quarto giorno consecutivo di crescita
lenta dei positivi, passati da 420 dell’1 dicembre a 551 di
oggi.
Si registrano anche 5 decessi. Il totale delle vittime, 511
da inizio pandemia, comprende un riallineamento dei dati della
provincia di Nuoro che ha portato al ricalcolo dei decessi: 43
avvenuti nel periodo precedente e già inseriti NEL flusso
informativo della piattaforma dell’Isst. Si aggiunge anche un
decesso avvenuto precedentemente nella provincia di Oristano.
Diminuiscono di due unità i ricoveri nei reparti non intensivi
(in tutto)591, mentre altre quattro persone sono state
ricoverate in intensiva (in tutto 70). Rimane critica la
situazione all’ospedale di Oristano: dopo la riapertura del
Pronto soccorso, adesso è in sofferenza il reparto di Medicina
dove è stato accertato un focolaio di Covid, alcuni positivi
anche in Rianimazione. Da Oristano a Nuoro. Nel capoluogo
barbaricino riesplode la protesta degli infermieri del Nursind:
hanno tappezzato la città di manifesti-denuncia per dire che
l’ospedale San Francesco è una “Vergogna”. “Ancora una volta –
attaccanno – infermieri ostetriche medici e operatori sanitari
pagheranno il prezzo più alto di fronte all’inadeguatezza di una
classe politica regionale cieca e superficiale. La nostra
delusione è il vostro fallimento”.
Sul fronte prevenzione, la Regione si prepara all’arrivo dei
vaccini anti Covid a gennaio. Il commissario dell’Ats-Ares
Massimo Temussi ha firmato una delibera per l’acquisto di venti “ultracongelatori” in grado di conservare le fiale a -80°C.
(ANSA).
Fonte Ansa.it