(ANSA) – TRIESTE, 20 FEB – Mentre è in corso la Conferenza
delle Regioni per discutere dell’ipotesi di zona arancione in
tutta Italia per un periodo e di possibili revisioni del sistema
delle fasce – tema nel quale fa irruzione il taglio dei vaccini
di Astrazeneca – in Fvg l’associazione Bambini di Marco Cavallo
APS ribadisce il fatto che i bimbi disabili sono ad alta
fragilità e che vanno vaccinati quanto prima, così come i loro
caregivers. “I bambini di età minore dei 16 anni, come previsto
in altri paesi europei, avrebbero dovuto essere tutelati dal
rischio di infezione assicurando la vaccinazione ai loro
caregivers”, scrive la presidente dell’associazione, Teresa
Vullo, membro della FIRST – Federazione Italiana Rete Sostegno e
Tutela dei diritti delle persone con disabilità.
Intanto, la Regione, per bocca del vicegovernatore e
assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, annuncia il progetto
di un Registro regionale delle morti cardiache improvvise, il
cui scopo è ampliare le conoscenze sui meccanismi delle
patologie cardiache genetiche e non, identificare in vitro nuovi
target farmacologici a beneficio preventivo dei familiari e dei
soggetti a rischio e uniformare il trattamento dei pazienti. Un
progetto accolto positivamente dal direttore del dipartimento
cardiovascolare Asugi, Gianfranco Sinagra: “E’ un progetto
importante che si pone l’obiettivo di caratterizzare al meglio
le cardiopatie che sono causa di morte improvvisa
extraospedaliera trasformando l’esperienza tragica della morte
inattesa, in particolare con riferimento a soggetti di età
inferiore a 50 anni, in opportunità di vita attraverso la
caratterizzazione delle famiglie e l’eventuale identificazione
precoce dei soggetti a rischio, anche se asintomatici”.
E mentre i teatri si illumineranno il 22 febbraio per
sottolineare le difficoltà che attraversano, chiusi da mesi, i
dati in Fvg sull’ andamento dell’epidemia sono meno
sconfortanti: su 5.783 tamponi molecolari rilevati 216 nuovi
contagi con percentuale di positività del 3,74%. Sono 4.009 i
test rapidi antigenici realizzati, dai quali si rilevano 110
casi (2,74%). I decessi sono 8 e i ricoveri nelle terapie
intensive sono 60, mentre si riducono quelli in altri reparti
(348). (ANSA).
Fonte Ansa.it