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>ANSA-IL-PUNTO/COVID:Veneto,+704 casi,cluster in matrimonio

(ANSA) – VENEZIA, 16 OTT – Sono i numeri ‘sotto controllo’ di
ospedali e rianimazioni a frenare la paura in Veneto, ma la
seconda ondata del Covid sembra una riedizione della prima: +704 contagi e 7 vittime in un solo giorno, dati più alti (nei
positivi) di marzo-aprile. Il sistema sanitario regge, e questo
è il mantra del governatore Luca Zaia. Sul totale dei
contagiati, il 97% non ha sintomi, e ciò fa la differenzia tra
fase attuale dell’epidemia e la precedente quando metà degli
infetti finiva in ospedale Tuttavia la pressione si sente. Con i
600 casi di giovedì e i 704 di oggi il conteggio è cresciuto di
oltre 1.300 positivi in 48 ore. Sale anche la casistica dei
morti, 2.244. La nuova fiammata del virus si riverbera qppena
nei bollettini degli ospedali: nei reparti non critici ci sono
396 pazienti (+21), nelle rianimazioni 47 (+2). Quest’ultimo
dato impatta per il 10% sulla dotazione base, 464 posti, delle
terapie intensive del Veneto.
    Intanto scoppiano nuovi mini-focolai. Un cluster con 22
persone positive al Covid-19 è il risultato di una festa di
matrimonio nel trevigiano, mentre il 10% di un gruppo di 500
lavoratori di un’azienda è risultato al virus.
    Sul tema centrale del dibattito – chiudere oppure no il
Paese una seconda volta – Luca Zaia sta con chi crede non serva
un nuovo lockdown. “Non porto avanti idee di lockdown perchè
sarebbe una sconfitta – dice – Vorrebbe dire avere ospedali al
collasso, molte vittime,, sarebbe ammettere che qualcosa è
andato storto nel piano di prevenzione”. Non esclude invece la
validità di lockdown ‘chirurgici’, come è stato anche in Veneto
in alcuni comuni del Comelico. Infine il presidente veneto cerca
di fare chiarezza sul tema scuola: “Tifo perchè la scuola
rimanga aperta e non perchè si chiuda – spiega – Sono stato
criticato perchè ho posto una questione. Il tempo sarà
galantuomo e vedrete come andrà a finire. Si andrà lì: con la
didattica a distanza, la didattica a vista, con le turnazioni,
ovviamente per gli studenti che possono autogestirsi una parte
di giornata senza i genitori”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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