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Antiriciclaggio, 89 segnalazioni di attività sospette dalla Santa Sede

   Un anno complesso, il 2020, non solo per la pandemia ma anche per alcune novità che hanno interessato l’Asif, l’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria vaticana. Tra i dati emergono le 89 segnalazioni di attività sospette (85 dallo Ior), in linea con il trend degli ultimi anni. Nessun sequestro preventivo. Cresce la cooperazione internazionale con le altre autorità e l’autorità guidata da Carmelo Barbagallo sottolinea i sostanziali passi avanti fatti nella direzione della trasparenza, certificati anche da Moneyval.
    E mentre si attende l’apertura del processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato (la prima udienza del tribunale vaticano è in agenda per il 27 luglio), si è riunito in questi giorni anche il Consiglio per l’Economia. “Oggetto della riunione l’approvazione del bilancio consuntivo per il 2020 della Santa Sede, presentata per quanto di rispettiva competenza dal Prefetto della Spe, e la riflessione – informa il Vaticano – sulla politica di investimenti della Santa Sede”.
    Tornando invece al Rapporto Asif, “nel 2020 ha trovato conferma il trend crescente nella proporzione tra rapporti inviati all’Ufficio del Promotore di giustizia e segnalazioni ricevute, a dimostrazione del costante miglioramento nella qualità delle segnalazioni. In particolare, sono state ricevute dall’Asif 89 segnalazioni di attività sospetta e sono stati inviati all’Upg 16 rapporti”, informa il Vaticano.
    In merito alla Vigilanza, nel 2020 – si legge nel Rapporto dell’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria – “in ambito prudenziale è stata condotta un’ispezione generale presso lo Ior”. E’ stata poi svolta una attività di formazione e supporto a tutti gli enti della Santa Sede/Stato della Città del Vaticano, anche con “l’avvio di processi di autovalutazione” degli enti stessi. Lo scorso anno sono state scambiate 49 richieste di informazioni con altre Autorità vaticane, riguardanti 124 soggetti.
    L’Asif ritiene poi “significativa” l’attività svolta in ambito internazionale: sono stati sottoscritti due nuovi protocolli d’intesa e l’autorità antiriciclaggio ha scambiato 58 richieste di informazioni con Uif estere su 196 soggetti e ha inviato 19 comunicazioni spontanee riguardanti 104 soggetti.
    Prosegue il transito di denaro contante da e verso il Vaticano: nel 2020 oltre 14 milioni di euro, anche se il trend risulta in calo. Sono state 131 le dichiarazioni in entrata, per un totale di 5.756.556,67 euro, e 458 le dichiarazioni in uscita, per un totale di 8.406.477,32 euro. “Il numero e l’importo delle dichiarazioni transfrontaliere confermano la tendenza già osservata negli anni precedenti di una progressiva diminuzione dell’utilizzo del contante. Il trend – spiega l’Autorità antiriciclaggio – è dovuto anche alla disponibilità di altri sistemi di trasferimento fondi effettuati dallo Ior (tra cui il circuito Sepa, che si è reso disponibile nel 2019), garantendo così un migliore standard di sicurezza e tracciabilità”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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