avvocatoinprimafila il metodo apf

Arezzo, ‘finestra abbraccio’ salva anziana paziente

(ANSA) – AREZZO, 07 DIC – Niente cibo e anche le medicine:
Gioconda, paziente Covid di 73 anni, dopo 40 giorni di ospedale
ad Arezzo, dove è stata anche intubata sei giorni e ha portato
il casco per la respirazione, aveva deciso che non valeva più la
pena di continuare. Il personale sanitario ha però deciso di
portare il suo letto davanti alla finestra per consentirle di
rivedere le due figlie e adesso l’anziana ha ripreso a curarsi.
    A raccontare la storia di Gioconda e di quella che è stata
ribattezzata la ‘finestra dell’abbraccio’ è la stessa Asl
Toscana sud est.
    La donna “rifiutava il cibo e le medicine, si strappava gli
aghi – spiega Danilo Tacconi, direttore di malattie infettive -.
    Dal punto di vista medico stava meglio ma non potevamo curarla
se lei rifiutava tutto. Abbiamo quindi alzato il telefono e
abbiamo parlato con una delle due figlie. Le abbiamo raccontato
cosa stava accadendo e proposto di vedere sua madre. Non
entrando ovviamente in degenza Covid ma attraverso i vetri della
finestra. Il nostro reparto è a piano terra e potevamo
avvicinare il letto alla finestra. Lo abbiamo fatto. Adesso la
signora Gioconda ha accettato di riprendere a mangiare e a
curarsi”. “Non so come ho fatto a non mettermi a piangere quando
ho visto la mamma – racconta Manuela, una delle figlie. “Non
potevo entrare e quindi parlare con la mamma” aggiunge la donna
spiegando che lei e la sorella Maura le hanno allora “scritto su
fogli che le vogliamo bene e che ci manca. E li ho accostati al
vetro della finestra. Nei suoi occhi ho visto il dolore e la
paura. Spezza il cuore lasciare sola una persona che si ama
quando sta male e rischia di morire. Lo so che non ci sono
alternative e io non posso che ringraziare i medici per quello
che hanno fatto e stanno continuando a fare. Non solo per la
mamma ma anche per noi figlie”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

Exit mobile version