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ARMI SPACCIATE PER AIUTI UMANITARI DIRETTI ALL’UCRAINA ALL’AEROPORTO DI PISA

I lavoratori e le lavoratrici hanno incrociato le braccia. Non hanno caricato le casse di morte.

armi al posto di aiuti umanitari

Qualche giorno fa ai lavoratori e alle lavoratrici dell’aeroporto civile Galilei di Pisa era stato detto che avrebbero dovuto caricare aiuti umanitari destinati alle popolazioni ucraine: cibo, medicinali e altro materiale per affrontare le sofferenze dovute all’invasione russa. Ma quando, pronti e contenti, erano sul punto di caricare pacchi di solidarietà, si sono trovati davanti merce di tutt’altro tipo: casse piene zeppe di armi, munizioni, esplosivi!

I lavoratori e le lavoratrici hanno incrociato le braccia. Non hanno caricato le casse di morte.
Si sono rifiutati di eseguire l’ordine come ha raccontato l’Unione Sindacale di Base. Abbiamo espresso immediatamente ai lavoratori tutta la nostra solidarietà e il nostro supporto, e la notizia è stata poi ripresa da diversi quotidiani della stampa nazionale.

Stamattina abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare a firma del senatore Matteo Mantero indirizzata al Ministro della Difesa, perchè è assurdo che il Governo non si sia ancora espresso su una vicenda simile, e perchè sul coinvolgimento italiano negli eventi di guerra in Ucraina, sulle armi che partono dal nostro paese dirette in Ucraina, chiediamo che ci sia trasparenza assoluta. Di seguito il testo dell’interrogazione.

 

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