(ANSA) – CREMONA, 28 GEN – Estorsioni sessuali nei confronti
di 60 vittime che le avrebbero fruttato 100 mila euro, trovati
sulle sue carte ricaricabili che le sono state sequestrate. E’
l’accusa principale nei confronti di una ventiduenne della
provincia di Forlì, arrestata dalla Polizia di Stato di Cremona
in esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere.
Sessantanove i capi di imputazione per la giovane donna, tra
cui anche il reato di sostituzione di persona. Accuse sono state
formulate anche nei confronti della madre della ragazza,
presunta complice della figlia in più di una vicenda, dal pm Federica Filippi, della Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Spoleto, che ha
coordinato la complessa attività investigativa, svolta dalla
Polizia Postale.
L’indagine ha avuto inizio nel febbraio 2020, a seguito della
denuncia presentata presso la Polizia Postale di Cremona: un
cittadino italiano ha raccontato di aver chattato e scambiato
alcune foto con una ragazza che aveva pubblicato un annuncio
erotico su un sito di incontri per adulti. La relazione
virtuale si sarebbe bruscamente interrotta per l’intervento di
una donna che si è presentata come la madre della ragazza, a suo
dire minorenne e autistica, la quale lo avrebbe denunciato se
non avesse pagato 500 euro a titolo “risarcitorio”, per i danni
psicologici subìti dalla figlia. Le vittime delle estorsioni
sono tutti uomini di diverse età, residenti su tutto il
territorio nazionale. Tra di loro anche persone con disabilità
cognitive. (ANSA).
Fonte Ansa.it