Si moltiplicano le iniziative di animazione nei mercati di Campagna Amica coperti ormai presenti in ogni provincia. Dagli incontri con nutrizionisti alle degustazioni guidate, vengono educati i consumatori sulla genuinità dei prodotti
Si moltiplicano le iniziative di animazione nei mercati di Campagna Amica coperti ormai presenti in ogni provincia. Dagli incontri con nutrizionisti alle degustazioni guidate, dall’approfondimento con gli agricoltori su singoli prodotti ai giochi di intrattenimento per bambini, tutte situazioni che periodicamente vedono coinvolti sia produttori che consumatori in una serie di opportunità di conoscenza reciproca. Molto partecipata, soprattutto dai più piccoli, è la caccia al tarocco evento programmato settimanalmente a Rovigo e a Padova dove tra le bancarelle si agitano schiere di “detective della spesa” pronti a scovare intrusi tra le tipicità in vendita. In palio per il fiuto acquisti a kmzero e a fine estate magari anche un attestato da “mini agri-tutor”.
“Ci stiamo preparando alle lezioni in classe che vedranno impegnate proprio le imprenditrici di Coldiretti – spiega Chiara Bortolas neo responsabile di Donne Impresa -. Anche se potrebbero sembrare proposte flash, si tratta invece di un vero progetto di educazione alimentare che alla ripresa dell’anno scolastico è a disposizione di tutte le scuole elementari e medie del territorio regionale. Abbinare interventi in aula, giornate in fattoria didattica e vivere l’esperienza di un mercato agricolo è la giusta intuizione per far comprendere la differenza tra tipico e straordinario nella busta della spesa”.Del potere relazionale del commercio di prossima e della grande capacità di esprimere il meglio della bontà ne è veramente convinta Chiara che a Belluno è presente in tutte le piazze con i suoi ortaggi freschi d’alta montagna. Nel padovano la sua collega Valentina Galesso invita i cittadini in vacanza all’estero di andare alla ricerca del falso Made in Italy e consegnarli in Coldiretti per avere in cambio gli esempi top del patrimonio agroalimentare italiano. La rodigina Cecilia Barison è partita per prima e ogni fine settimana ha il suo bel daffare con tanti fan dell’origine in etichetta:”Talmente preparati che è difficile ingannarli anche giocando – spiega soddisfatta.
“A Verona un successo continuo – informa Chiara Recchia presidente provinciale delle agricoltrici – tanto che abbiamo portato intere scolaresche addirittura nei supermercati, trovando competenza e complicità tra commessi e personale di corsia uniti in un comune obiettivo: evitare le truffe alimentari”.
La fantasia femminile non si ferma e presto riserverà sorprese anche a Vicenza, Venezia e Treviso: “Ci stiamo preparando per l’autunno – assicurano le rispettive delegate – per ora possiamo solo anticipare che le adesioni sono numerose”.