(ANSA) – MONTECCHIO (TERNI), 29 MAR – “Le cantine molto
spesso hanno delle strutture che potrebbero essere utilizzate
per fare le vaccinazioni anti Covid. Noi questa valutazione
l’abbiamo fatta, se ci fosse bisogno e se gli spazi che potremmo
mettere a disposizione fossero ritenuti idonei, saremmo ben
felici di ospitare personale medico per accelerare le
somministrazioni”: a dirlo è Pier Paolo Chiasso, enologo e
direttore generale della “Famiglia Cotarella”, la cantina
orvietana con sede a Montecchio che fa capo ai fratelli Renzo e
Riccardo Cotarella.
“Da questa situazione, abbiamo capito – aggiunge Chiasso – che
se ne uscirà soltanto con la vaccinazione e quindi dobbiamo fare
di tutto per favorire questo processo. Il momento che sta
vivendo il mondo del vino è complicato come lo è per tutti gli
altri settori dell’economia, ma sono certo che dal giorno in cui
si potrà riconquistare la nostra socialità, il vino tornerà ad
essere protagonista nel suo ruolo di elemento che accomuna e fa
stare bene insieme le persone”.
“Chi sta soffrendo di più – sottolinea ancora Chiasso – sono
quelle realtà legate all’Horeca e quindi ai canali distributivi
della ristorazione e delle enoteche. Chi invece è presente nella
grande distribuzione e ha una sua rete di vendita online, ha
retto meglio alla crisi. Facendo registrare anche volumi di
vendita in crescita”.
E proprio sul mercato online il dg si sofferma. “La pandemia
ha confermato, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno – ha
detto -, che la vendita dei vini attraverso la rete non può
essere più ritenuta una opzione, sia per chi acquista, sia per
le aziende che vendono. La distribuzione online del vino sarà
sempre più da sviluppare se si vorrà restare competitivi nel
mercato globale”. (ANSA).
Fonte Ansa.it