(ANSA) – ROMA, 20 OTT – “Il brano ‘Bella Ciao’ è parte del
patrimonio culturale italiano, noto a livello internazionale,
tradotto e cantato in tutto il mondo. E’ un canto che diffonde
valori del tutto universali di opposizione alle guerre ed agli
estremismi”. E’ quanto risponde la ministra dell’Istruzione
Lucia Azzolina al deputato di FdI Fabio Rampelli, vicepresidente
della Camera, che aveva presentato una interrogazione nella
quale si diceva sconcertato e preoccupato per la notizia che in
una scuola media la docente di musica, “facendolo passare per
didattica”, aveva assegnato come compito la lettura ritmica
melodica e l’esecuzione strumentale del brano.
In particolare, riportava Rampelli, l’insegnante “ha
assegnato da eseguire ‘Bella Ciao’ simbolo della Liberazione che
abbiamo festeggiato il 25 aprile, ignorando che, mentre tale
data rappresenta oggettivamente la liberazione dell’Italia dalla
dittatura e dall’occupazione nazista, l’inno partigiano è
divisivo perchè rappresenta una parte politica ben definita,
purtroppo protagonista anche di violenze efferate e
ingiustificate anche nei confronti di civili, preti donne e
bambini” ed “è accertato che molteplici frange che cantavano
l’inno partigiano organizzavano la sottomissione dell’Italia
all’Urss”.
Al fianco della ministra è sceso in campo il
vicepresidente per Leu della Commissione Cultura di
Montecitorio, Nicola Fratoianni. “Francamente è singolare –
sostiene – che in una fase così complicata per la vita degli
italiani, ci siano forze politiche della destra italiana, in
particolare di FDI così indignate e preoccupate perché nelle
scuole del nostro Paese si canti Bella Ciao. Ha fatto bene il
governo a ricordare che questa canzone appartiene al patrimonio
culturale del nostro Paese e non solo, e che diffonde valori
universali”. (ANSA).
Fonte Ansa.it