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Bambini e Coronavirus. L’Italia solo per questo non si ” Fermermera’ “

In Costiera Amalfitana un consigliere di Minori scrive testo teatrale ed il sindaco lo consegna ai genitori per spiegare ai loro ragazzi il momento che stiamo vivendo.

Reale: Che tutti i bambini scrivano e disegnino colorando dai balconi le proprie città. Disegni e pensieri per coloro i quali stanno soffrendo. Poi questi disegni li raccoglieremo e li doneremo a malati ed operatori sanitari”. 

“Sulla scia del flashmob questo è il nostro personale applauso per tutti quegli eroi che a casa non possono restare. È il nostro personale messaggio di speranza. Viviana Bottone, mio consigliere con Delega alla Pubblica Istruzione  ha scritto un testo teatrale per tutti i bambini ed i ragazzi della città. La proposta è quella di leggerlo e di invitare tutti i ragazzi a fare dei disegni per coloro che ogni giorno combattono.  Quei disegni, una volta raccolti, verranno donati proprio a loro. Una piccola medaglia per tanto coraggio dimostrato”. Lo ha annunciato Andrea Reale, sindaco di Minori, la Città del Gusto, in Costiera Amalfitana.

In Costiera Amalfitana un’idea rivoluzionaria: Viviana Bottone, consigliere con delega alla Pubblica Istruzione, scrive un testo teatrale per raccontare questo periodo storico ai bambini della sua città. Un testo inviato a tutti i genitori affinché lo leggessero ai loro figli in casa. Ed il sindaco invita tutti i ragazzi a fare disegni per coloro che combattono ogni giorno, una volta raccolti i disegni saranno donati agli operatori sanitari ed ai malati.

Un testo che la Bottone ha voluto scrivere proprio con il linguaggio diretto dei bambini e dei ragazzi e che il sindaco sta inviando a tutte le famiglie:“Dai balconi lunghi striscioni di speranza: arcobaleni colorati con grandi scritte solidari. “Andrà tutto bene” leggeva Gennarino dal suo balcone. “Mamma, mamma, guarda! Anche Andrea ha fatto l’arcobaleno”, disse distraendo la madre dai suoi pensieri. Lei si voltò, sfoggiando il piu’ bello dei sorrisi”.

Simpatico questo pensiero scritto da un bambino a Somma Vesuviana “Fermermerà” a rimarcare con forza la parola.

Questa è solo una parte del testo.

“Hai ragione amore. La mamma è stata di turno e non abbiamo potuto farlo. Oggi quando torno lo faremo, promesso!” – recita ancora il testo scritto dalla Bottone  e da leggere ai ragazzi, per essere vicini a tutti i figli di infermieri, medici e di tutti coloro i quali sono ora in trincea nella lotta al coronavirus.  

“Mamma perché mi lasci solo?”, incalzò il bambino. “In Tv ci dicono di non uscire, di restare a casa. Io guardo fuori e non vedo nessuno. Tu dove vai?”.

La mamma aspettava quella domanda da un po’ di tempo. Ci aveva pensato e ripensato ogni giorno all’istante in cui quella domanda sarebbe arrivata. Quando, uscita di casa, nascondendo sotto la giacca guanti e mascherina per indossarli solo dopo aver superato l’uscio di casa, pensava al suo piccolo Gennaro. Pensava a come tutelarlo da tutto questo”.

I figli degli operatori sanitari come stanno vivendo questo momento? Ed i senza tetto come stanno vivendo questo momento. Tutti a casa ma loro dove andranno?

“Ecco penso che oggi – ha continuato il sindaco di Minori, Andrea Reale – abbiamo il dovere anche etico di porci queste domande e fare in modo che se le pongano anche i nostri ragazzi. E’ la grande opportunità di ritornare alle relazioni umane”.                   

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