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Bimbo morto per infezione, il caso dopo l’epidemia dello scorso agosto

TGCOM24

 Il dramma del piccolo Marco, morto per un’infezione al Civile di Brescia dove era nato prematuro il 4 dicembre scorso e ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale, riapre il caso sulle infezioni che la scorsa estate portarono la Procura ad indagare un intero reparto e cercare i responsabili della morte di un altro bambino.

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“Vogliamo la verita’, non attacchiamo nessuno ma vogliamo capire come sia accaduto” ha detto mamma Denise che aveva partorito Marco lo scorso 4 dicembre alla trentesima settimana, dopo i primi giorni difficili il bambino sembrava stare meglio. In questo ultimo caso l’autopsia, gia’ fissata per domani, dovra’ stabilire le cause che hanno portato alla morte del piccolo.

Intanto sono rimasti complessivamente 16 tra medici e personale del reparto gli indagati per omicidio colposo nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Brescia sulla morte del neonato stroncato ad agosto del 2018 dal batterio serratia marcescens. L’ infezione era stata contratta, come nel caso dell’ultimo neonato morto ieri, nel reparto di terapia intensiva neonatale degli Spedali civili di Brescia.

Da mesi i 16 componenti dell’equipe sono accusati di omicidio colposo per l’indagine aperta dal pubblico ministero Katy Bressanelli, titolare dell’inchiesta sulla morte del neonato stroncato dal batterio serratia marcescens . Anche il piccolo Paolo, nato prematuramente a fine giugno con un quadro clinico particolarmente complesso, e’ morto dopo settimane di cura disperate. In totale ad agosto furono almeno dieci i bambini rimasti infettati in ospedale con il reparto rimasto chiuso per poter fare la dovuta disinfestazione. Intanto sul caso dell’ultimo bimbo morto, il Civile esclude la presenza di una epidemia in reparto e ha avviato i controlli del caso. Tutto mentre la Procura dovra’ fare luce sul tragico destino del piccolo Marco.

(AGI) 

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