TASSARE FINO AL 50% GLI EXTRA-PROFITTI DEI PRODUTTORI E VENDITORI DI ENERGIA E INTERVENIRE SU GUADAGNI DEI FARMACISTI LEGATI ALLA VENDITA DEI TAMPONI
Sull’emergenza bollette assistiamo ad un balletto di chiacchiere da parte della politica, ma nessun intervento concreto e davvero efficace sembra essere alle porte, mentre in questi giorni sono in arrivo le prime maxi-fatture di luce e gas a carico di imprese e famiglie.
Lo afferma il Codacons, che chiede oggi al Governo di adottare una serie di provvedimenti per reperire risorse da destinare al contrasto dei rincari energetici.
Secondo il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi, il Governo deve:
– tassare fino al 50% gli extra-profitti delle società energetiche;
– tassare i maggiori guadagni realizzati dai farmacisti grazie all’emergenza Covid e alla vendita di tamponi a prezzi di molto superiori rispetto al costo dei test;
– imporre ai grossisti acquisto dell’energia a lungo termine, in modo da contrastare i repentini rialzi delle quotazioni di elettricità e gas;
– impedire le speculazione sull’energia acquistata a prezzi bassi e venduta oggi con rialzi astronomici;
– snellire le procedure burocratiche per le energie pulite;
– esentare per un anno dal pagamento delle bollette le famiglie più povere e i nuclei numerosi.
Se il Governo non adotterà efficaci misure per riportare le tariffe di luce e gas a livelli accettabili, il Codacons si farà promotore di una campagna di autoriduzione delle bollette, invitando famiglie e imprese a pagare solo il 10% delle fatture energetiche per stato di necessità e forza maggiore, come fu fatto negli anni ‘80 con la bolletta della Sip.
Intanto l’associazione invita utenti, piccole imprese, negozi e ristoratori ad aderire al ricorso collettivo al Tar della Lombardia volto ad ottenere la sospensione degli aumenti tariffari disposti da Arera a partire dallo scorso 1 gennaio.