“L’Italia si sta comportando bene” sulla prima fase dei vaccini e “da marzo sarà la vera sfida”, ha detto a Mattino 5 il presidente della Regione Emilia-Romagna e Stefano Bonaccini. Secondo cui è necessario “coinvolgere i medici di base per ampliare la platea vaccinale”. Per Bonaccini “si è detto che a fine anno si avrà l’immunità di gregge, ma io penso che si possa avere parecchi mesi prima e noi come Emilia-Romagna vogliamo essere pronti a raddoppiare o triplicare” il numero di dosi somministrate. “Ho detto ai direttori delle Asl di tenerci pronti anche per aperture notturne, se serve”, ha aggiunto. “Sui vaccini voglio avere fiducia. Ieri risultavamo la Regione con il più alto indice di rapporto per mille abitanti. Mi interessa poco la classifica, ieri abbiamo superato i diecimila”, ha aggiunto Bonaccini. Il presidente ha definito “ottima notizia” quella sull’approvazione del vaccino di Moderna, “e poi ce ne aspettiamo altri”. Da marzo, dunque, “bisognera fare bene i compiti, organizzare al meglio tutto. Essere bravi, veloci. E’ chiaro che serve un numero di vaccini adeguato. E’ nel flusso di trasferimento, distribuzione e vaccinazione che può andare al meglio una macchina che sta cominciando ad essere oliata veramente alla grande”. “Ci aspettiamo poi un aiuto di personale sanitario aggiunto. Le Regioni lo hanno chiesto al Governo, il commissario Arcuri ha fatto un bando e arriverà nelle prossime settimane”, ha concluso.
“In tutta Europa – prosegue Bonaccini – ci sono situazioni addirittura più pesanti dell’italia. La terza ondata non è esclusa e per combattere la pandemia economica e sociale bisogna che sconfiggiamo quella sanitaria. Serve che i comportamenti siano il più adeguati possibile”. “Ieri, parlando, con gli epidemiologi – ha aggiunto – mi dicevano che in questo momento ci sono molti focolai familiari”, probabilmente conseguenza di pranzi e cene durante le festività.
“Noi, tra gennaio e febbraio, in parte direttamente come Regione, in parte con le camere di commercio per essere più rapidi, mettiamo in aggiunta alle risorse dello Stato 40 milioni di euro, di cui 22 solo ai bar e ai ristoranti. E gli altri alle attività come palestre, piscine, discoteche, spettacoli viaggianti, maestri di sci. Stiamo pensando di aggiungere ulteriormente”.
Fonte Ansa.it