“Dalla crisi Covid e dalle misure messe in atto dal Governo per portare un po’ di ristoro a intere categorie di lavoratori, emerge un dato che appare del tutto incomprensibile e che coinvolge circa 2 milioni e mezzo di persone tra professionisti e iscritti a casse di previdenza privata: il bonus di 600 euro già percepito a marzo sta accumulando un intollerabile ritardo per i mesi di aprile e maggio”. E’ quanto denuncia il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo in vista degli Stati generali delle professioni convocati per il 4 giugno.
“Apprendo delle rassicurazioni che arrivano dal governo in tal senso, con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che durante l’audizione sul Decreto Rilancio dinanzi alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, lo scorso 26 maggio ha confermato che l’indennità per quanto riguarda la sua terza erogazione sarà aumentata a 1.000 euro e che includerà anche i professionisti, confermando la soppressione del requisito dell’iscrizione esclusiva alla Cassa Professionale che permetterà di allargare la platea dei beneficiari a molte migliaia di persone che non hanno avuto accesso ad essa in precedenza e che ora lo avranno. Bene – continua Longo –, ma è necessario che l’annunciato Decreto Interministeriale (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – Ministero dell’Economia e delle Finanze) per permettere le condizioni di cassa per erogare i 600 euro nei prossimi giorni e la rata successiva di 1.000 euro, sia pronto nel più breve tempo possibile per mettere definitivamente la parola fine a quella che è palesemente una inaccettabile discriminazione”.