(ANSA) – ROMA, 26 APR – Sir Richard Branson, patron della compagnia aerea Virgin Atlantic, è disposto a tutto per salvare l’azienda come tante altre travolta dalla crisi per il coronavirus, anche ad impegnare la sua isola privata nei Caraibi per recuperare fondi necessari ad evitare il collasso del suo impero – il Virgin Group – mentre si appella al governo britannico affinchè scenda in campo in suo aiuto. Lo scrivono i media britannici, ricordando che Branson – con il suo patrimonio da 4,7 miliardi di sterline – è il settimo uomo più ricco del Regno Unito e da 14 anni vive nel paradiso fiscale della sua isola, Necker, nelle Isole Vergini Britanniche.
“La realtà di questa crisi senza precedenti – aveva sottolineato Branson nei giorni scorsi – è che molte compagnie aeree nel mondo hanno bisogno del sostegno dei governi e molte lo hanno già ricevuto. Noi faremo tutto per mettere insieme i soldi necessari per salvare la compagnia, ma abbiamo bisogno del sostegno del governo per farlo”.