Parla Marta Della Corte, figlia della guardia giurata uccisa da tre quindicenni con un colpo alla testa a Piscinola, e fondatrice dell’associazione ‘Progetto Franco’, che ha partecipato all’ottava tappa di @scuolasenzabulli 2019 promossa dal Corecom Campania presso l’Istituto ‘Darmon’ di Marano di Napoli
MARANO DI NAPOLI – “Quando racconto la storia dell’uccisione di mio padre da parte di tre bulli non è solo la rappresentazione di una vera e propria follia che ha causato tanto dolore ma è anche il fallimento di una parte della società. Con la mia famiglia abbiamo sentito il bisogno dare un senso a questa terribile violenza percorrendo la ‘strada giusta’ attraverso la nostra dolorosa esperienza per invitare alla riflessione giovani studenti, docenti e famiglie”. Lo ha detto Marta Della Corte, figlia della guardia giurata uccisa alla stazione metro di Piscinola da tre quindicenni con un colpo alla testa, che oggi ha partecipato all’ottava tappa di @scuolasenzabulli 2019, la campagna contro bullismo e cyberbullismo promossa dal Corecom Campania presso l’Istituto Comprensivo ‘Darmon’ di Marano.
“L’associazione ‘Progetto Franco’ è un atto dovuto a mio padre e, a tutte le persone come lui, vittime innocenti di criminalità – ha continuato Marta -. Ai ragazzi suggerisco di mettersi sempre nei panni di colui che si trovano di fronte, un principio da applicare in qualunque situazione nella vita anche nei casi di bullismo, bisogna pensare che in difficoltà potremmo esserci noi”.
Secondo Marco Iannelli, capo segreteria del direttore per Servizio Ispettivo dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, “è fondamentale che i ragazzi, nativi digitali, acquisiscano la consapevolezza che il web è una grandissima risorsa d’informazione e comunicazione ma che va utilizzata con estrema attenzione, soprattutto senza svilire i rapporti umani”.
“Il Consiglio regionale della Campania ha messo in campo misure a sostegno dei giovani e delle loro famiglie per combattere bullismo e cyberbullismo – ha evidenziato l’esponente regionale, Bruna Fiola, – attraverso una legge “ad hoc” individuando un percorso che consente di mettere in campo strumenti efficaci per aiutare le istituzioni scolastiche che si trovano a gestire in maniera diretta la problematica”.
Rodolfo Visconti, sindaco di Marano, ha annunciato che “presto sarà attivato un numero verde, a chiamata gratuita, per offrire un aiuto immediato, a chi vive il disagio di essere vittima di un’aggressione. Inoltre, accogliendo il progetto di uno studente presto realizzeremo il murales della legalità”.
“Operiamo in un territorio complesso, ha chiarito Anita Emmi, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo ‘Darmon’- per questo abbiamo scelto la valorizzazione dei percorsi di legalità, con attività di prevenzione dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Il nostro logo è ‘Crescodiritto’ dove diritto è sinonimo di rispetto delle norme e del diritto attraverso giornate socialmente significative con apertura al territorio e condivisione con le famiglie”.
Per Monica Terlizzi, psicologa, “bisogna sviluppare una cultura d’uso dei social network, i genitori non sanno cosa si cela dietro questi strumenti, dunque non possono dare regole ai figli che senza controllo possono sviluppare uno stato dissociativo”.
“Oggi è stata una giornata particolare – ha sottolineato Domenico Falco, presidente del Corecom Campania – mentre parlavamo degli opportuni antidoti contro bullismo, prevaricazioni e atti di violenza, abbiamo ricevuto la notizia che le forze dell’ordine avevano individuato e fermato i presunti responsabili dell’attentato di piazza Nazionale, in cui è stata ferita la piccola Noemi, esprimendo soddisfazione per il lavoro svolto dai magistrati e dagli uomini in divisa. Il nostro obiettivo è di affiancare insegnanti e famiglie attraverso focus di approfondimento con l’ausilio di testimonial per costruire, insieme ai ragazzi, percorsi e azioni che prevengano il rischio o comunque ridimensioni progressivamente gli esiti negativi di situazioni critiche già in essere ma non ancora individuate, o non valutate in tutta la loro potenziale gravità”.
Nel corso dell’iniziativa Bianca Perna, assessore all’Istruzione del comune di Marano; Floriana Trematerra, assessore alle Politiche Sociali del comune di Marano; Natale Mele, presidente associazione C.F.C. ( Comunità Famiglie Camaldoli);Fabiana Schiattarella, docente ‘Darmon’ referente per il bullismo e del progetto interno ‘Generazioni Connesse’; il capitano Gabriele Lo Conte, comandante Compagnia carabinieri di Marano; Loredana Cava, assistente capo Polizia Postale e delle Comunicazioni; Salvatore De Maio, assistente capo coordinatore Polizia Postale e delle Comunicazioni.
di Mimmo Falco