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Cade un altro “Mito”: ci si ammala più nel privato che nel pubblico. Vi pare giusto?

Malattia, cambia il ‘trend’. Nel terzo trimestre del 2018, secondo quanto riporta l’Osservatorio dell’Inps, aumentano il privato, più 6,8%, e diminuiscono nel pubblico, segnando un calo del 3,1%. Più malati nel Sud Italia rispetto al Nord

Malattia, cambia il ‘trend’. Nel terzo trimestre del 2018, secondo quanto riporta l’Osservatorio dell’Inps, aumentano il privato, più 6,8%, e diminuiscono nel pubblico, segnando un calo del 3,1%. A livello territoriale per il settore privato l’aumento del numero di certificati è prevalente al Sud (+7,9%), mentre per il settore pubblico la diminuzione risulta più consistente al Nord (-5,5%).

Nel mese di dicembre 2017 il numero di lavoratori dipendenti, interessati al controllo d’ufficio dello stato di malattia da parte dell’Inps, è stato di 13,7 milioni di cui 2,8 nel settore pubblico e 10,9 nel settore privato. All’aumento del numero dei certificati nel settore privato corrisponde una crescita meno che proporzionale del numero dei giorni di malattia (+4,9%), mentre nel settore pubblico alla diminuzione del numero dei certificati si osserva un decremento più che proporzionale dei giorni di malattia (-7,3%). Stabile anche il numero medio dei certificati dei lavoratori sia nel settore pubblico che in quello privato (rispettivamente di 3 e 2 certificati ogni 10 lavoratori).

L’Inps precisa che qualsiasi confronto sul numero di certificati tra il settore pubblico e privato va sempre interpretato tenendo conto della diversa struttura per età dei lavoratori e della diversa normativa di riferimento. Il numero medio di giornate di malattia per lavoratore con almeno un giorno di malattia rimane stabile per il settore privato a 11,6 giorni mentre diminuisce lievemente per il settore pubblico passando da 11,5 a 11,3 giorni.

Per quanto riguarda l’attività di verifica dello stato di malattia, nel terzo trimestre 2018, nonostante la notevole differenza in termini assoluti del numero di visite mediche di controllo effettuate (129 mila nel settore privato rispetto alle 84 mila di quello pubblico), in termini relativi il numero di visite è risultato pari a 119 ogni mille certificati per il settore pubblico del Polo unico rispetto alle 52 visite del settore privato. Nel settore pubblico la maggior parte delle visite sono effettuate su richiesta dei datori di lavoro, solo il 20% sono disposte d’ufficio. Nel settore privato il 65% delle visite mediche di controllo sono invece disposte d’ufficio. E così i maligni non potranno dire che nel privato è quasi impossibile ammalarsi. Cade un altro luogo comune. Adn Kronos

Foto sotto: la carica dei finti malati (la7.it) 

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