E’ morto Luigi Radice, detto Gigi, 83 anni, milanese. Se n’è andato un vero Grande del calcio italiano. Prima giocatore, 10 anni al Milan, poi allenatore per 30 anni fino al 1997. Uno storico scudetto col Toro e il calcio totale: se ne va un grande
E’ morto Luigi Radice, detto Gigi, 83 anni, milanese. Se n’è andato un vero Grande del calcio italiano. Prima giocatore, 10 anni al Milan col quale vinse -fra i tanti trofei- la Coppa campioni nel ’63. Poi allenatore per 30 anni fino al 1997. Ha allenato grandi squadre come Torino, Inter, Milan, Fiorentina, Roma, Bologna e ha vinto uno storico scudetto col meraviglioso Toro nel 1976, capace di incantare col suo calcio totale. Un altro scudetto lo sfiorò l’anno seguente nel campionato 1976/77 arrivando secondo ad un punto dai rivali bianconeri. Soltanto due settimane fa alcuni campioni d’Italia del Torino 1976 si sono riuniti per la presentazione di ‘Gigi Radice. Il calciatore, l’allenatore, l’uomo dagli occhi di ghiaccio’, il libro che racconta la sua storia scritto da Francesco Bramardo e Gino Strippoli. “Il mantra era ‘noi non siamo qui per prendere in giro la gente ma dobbiamo offrire un calcio bello e divertente'”, si legge nel testo che ricorda alcune sue celebri affermazioni. Se ne va un’icona del nostro calcio, un uomo determinato e concreto che riportò lo scudetto a Torino sponda granata dopo 47 anni dall’ultimo vinto dopo la tragedia di Superga. Un’altra sua perla fu il settimo posto conquistato nel campionato 1980-81 quando allenò il Bologna partito penalizzato a -5 in classifica causa lo scandalo del Totonero che aveva coinvolto anche la società felsinea.
Foto sotto: Gigi Radice ai tempi d’oro con i granata (gonfialarete)