(ANSA) – MILANO, 11 FEB – E’ stato ucciso “con pugni, calci e
con l’utilizzo di uno strumento da muratore comunemente
denominato mazzetta” Filippo Incarbone, il muratore scomparso da
Vigevano (Pavia) dall’inizio di gennaio. Lo si legge nel
provvedimento di fermo a carico dei due indagati ora in carcere
che poi ne avrebbero buttato il corpo nel fiume Ticino.
Sono infatti in corso da questa mattina nel tratto del fiume
Ticino a Vigevano (Pavia) le ricerche del corpo La scorsa notte
i carabinieri hanno sottoposto a fermo due uomini residenti
nella città ducale, uno di 43 e l’altro di 31 anni, indiziati
per l’omicidio di Incarbone e la distruzione di cadavere.
Un omicidio che, secondo quanto emerso dalle indagini dei
carabinieri di Vigevano, coordinati dal pm Paolo Mazza e dal
procuratore Mario Venditti, sarebbe legato a un “debito
verosimilmente riconducibile all’acquisto di stupefacenti” e
alla vicenda di un incidente stradale, causato da uno dei due
fermati, ma che la vittima era stata costretta a denunciare,
fingendo di essere il conducente al posto suo. (ANSA).
Fonte Ansa.it