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Caporalato, a Latina gli ispettori dell’Inps girano gli occhi da un’altra parte e puniscono i lavoratori e non le aziende

Dichiarazione del segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza

“La vicenda dei controlli effettuati presso la cooperativa Agri Amici di Latina ha dell’incredibile” dichiara il segretario generale della Uila Stefano Mantegazza annunciando la sua presenza al presidio convocato sotto la sede dell’Inps del capoluogo pontino lunedì 30 settembre alle ore 10.00 “Mentre la Procura della Repubblica mette a segno un altro importante colpo nella lotta al caporalato e allo smascheramento delle false cooperative senza terra, gli ispettori dell’Inps girano gli occhi da un’altra parte e, in maniera assolutamente incomprensibile, redigono un verbale di accertamento che punisce duramente i lavoratori vittime dello sfruttamento, anziché i responsabili del reato di intermediazione illecita di manodopera”.

Non usa perifrasi, Mantegazza, per giudicare quanto avvenuto a Latina: “anziché verificare le modalità con cui venivano sfruttati i lavoratori della Cooperativa Agri Amici, facendo emergere irregolarità retributive e contributive e accertare le corresponsabilità delle aziende agricole che usufruivano dei servizi in appalto erogati dalla cooperativa, gli ispettori dell’Inps di Latina hanno puntato il dito sui lavoratori coinvolti, limitandosi ad accertare che non dovevano essere inquadrati nel settore agricolo ma in quello dei servizi” spiega Mantegazza “Le uniche conseguenze del verbale di accertamento dell’Inps di Latina, quindi, sono state la cancellazione dei periodi di lavoro del 2018 e il rigetto delle domande di disoccupazione agricola loro spettante, degli assegni famigliari e degli accrediti dei contributi previdenziali.

Non solo, il verbale ha previsto lo stesso “trattamento” per tutti gli ex dipendenti della Cooperativa Agri Amici dei cinque anni precedenti”.”In un periodo caratterizzato dalla crescente attenzione verso i problemi del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori agricoli, anche da parte della Regione Lazio che ha appena approvato una buona legge in proposito” conclude Mantegazza “chiediamo che qualcuno intervenga per raddrizzare l’assurda e ingiusta iniziativa dell’Inps di Latina che, anziché andare nel senso della lotta al caporalato, colpisce e punisce i lavoratori vittime dello sfruttamento”.

 

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