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Caso Genovese: Ivano Chiesa, legale delle due accusatrici che hanno rinunciato all’anonimato: «anche con questi gesti si combatte la mentalità maschilista e vergognosa, che c’è in questo Paese retrogrado.»

Ylenia Demeo e Martina Fiacchini

Milano, 11 febbraio 2021 – L’avvocato Ivano Chiesa è il legale di Ylenia Demeo e Martina Fiacchini: due giovani accusatrici dell’imprenditore Alberto Genovese, che hanno scelto di presentarsi domenica a volto scoperto nell’intervista fotografica pubblicata dal magazine MOW e in seconda serata, durante la diretta di “Non è l’Arena”, il programma di Massimo Giletti su La7.

L’ avv. Chiesa ha rilasciato numerose dichiarazioni in una lunga intervista, pubblicata proprio dal magazine lifestyle , circa la scelta delle due giovani di mostrarsi sui media, il legale ha dichiarato: «è anche con questi gesti che si combatte la mentalità penosa, maschilista, vergognosa, che c’è in questo Paese retrogrado, per cui se sei stata violentata, comunque, qualche colpa ce l’hai e quindi, tutto sommato, è meglio se ti nascondi.» – Mentre a riguardo del consenso durante un rapporto sessuale, ha sottolineato: «Se a un certo punto uno dei due partner cambia idea, l’altro ha l’obbligo di interrompersi.»

Mentre, circa l’intervista pubblicata in esclusiva domenica da MOW, in cui una delle ragazze racconta di cessione di sostanze stupefacenti da parte di un professore di una nota università di Milano, l’avvocato Ivano Chiesa si è così espresso: «Non so se sia oggetto di indagini. In ogni caso, è ovvio che la cessione di stupefacenti non vada mai bene. È un’altra delle cose che la gente non capisce: la cessione di stupefacenti è un reato anche quando è gratuita! Quando parli di spaccio la gente pensa a uno che ti vende una bustina e che ti chiede i soldi, ma la sola cessione è punita con la reclusione da 6 a 20 anni.»

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