Di fronte alla vera, concreta ansia per il futuro, che non nasce da chimere ma dallo sfacelo politico ed economico degli ultimi vent’anni, le “anime belle” evocano la “percezione”, cioè danno dei matti agli italiani. Di Maio sulle regole d’ingaggio
-“Finché la missione Eunavformed rimane in piedi, i porti sono quelli italiani ma l’obiettivo è cambiare le regole di ingaggio“. Lo afferma il ministro al Lavoro e allo Sviluppo economico Luigi Di Maio a Radio1. Intervistato sulla polemica fra il ministro dell’Interno e quello della difesa sull’attracco delle navi straniere, Di Maio ha ricordato che la missione europea era stata progettata ai temi del governo Renzi. “Un anno fa – ha raccontato – andai parlare con Frontex e mi spiegarono che Renzi aveva dato la disponibilità a portare i migranti nei nostri porti in cambio di qualche punto di flessibilità per dare i bonus elettorali“. “La musica deve cambiare”, ha aggiunto Di Maio. “Se c’è bisogno di flessibilità, e c’è bisogno, non lo baratteremo ma lo chiederemo”.
Rispondendo ad una domanda, Di Maio ha escluso il rischio di isolamento dell’Italia: “Ma se anche la Germania sta cambiando linea sull’immigrazione…non si tratta di restare isolati, il problema è arrivato fin nel cuore dell’Europa. Vale per l’immigrazione come per l’austerity. Sono rimasti in pochissimi a dire che va tutto bene nell’Unione Europea“. “Le maggioranze in Europa scricchiolano – ha fatto notare – e in Italia il governo è più forte perché ha consenso. Tutti gli altri stanno precipitando, come Macron, che ha perso 8 punti“. Secondo Di Maio, in passato i governi hanno negato il problema sostenendo che il fenomeno immigrazione fosse dovuto più alla percezione dei cittadini che alla realtà dei numeri: “C’è un problema di gestione del fenomeno e per questo è così percepito, ma non bisogna fare la morale ai cittadini” piuttosto a quella politica che non ha saputo affrontare la questione.
Fonte: AGI
Sotto: una misteriosa immagine, forse scattata con gli infrarossi, della “percezione”